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Nuovo presidente dei liberali

Il presidente uscente, Jacques-Simon Eggli (a sinistra) si complimenta con il suo successore, Claude Ruey Keystone

È Claude Ruey, vodese, eletto sabato dall'assemblea dei delegati del PLS alla successione del ginevrino Jacques-Simon Eggly.

Claude Ruey è stato eletto all’unanimità nuovo presidente del Partito liberale svizzero (PLS) dall’assemblea dei delegati, riunita a Montreux (VD). L’ex consigliere federale vodese, 52 anni, era l’unico candidato in lizza.

Ruey succede al consigliere nazionale ginevrino Jacques-Simon Eggly, 59 anni, che lascia la carica dopo cinque anni, prima dello scadere del mandato, previsto nella primavera del 2004. «Credo che fosse il momento buono per passare il testimone» ha detto Eggly, aggiungendo che le elezioni federali del 1999 non sono state un successo e che il PLS doveva reagire. Eggly rimane comunque responsabile della comunicazione.

Il PLS conta su un ritorno al Consiglio degli Stati

«Claude Ruey si imponeva per la successione, tanto più che era disponibile visto che ha appena lasciato il Consiglio di Stato vodese». Guiderà il partito verso le elezioni federali del 2003. Il suo obiettivo è di far tornare il PLS al Consiglio degli Stati e di guadagnare da uno a tre seggi in Consiglio Nazionale.

Il nuovo presidente si è detto commosso per il fatto che i delegati abbiano «affidato a un giovane pensionato la preparazione delle prossime elezioni». Ha assicurato il suo impegno totale e, per raggiungere l’obiettivo, intende migliorare il coordinamento fra le sezioni cantonali per aumentare la «visibilità» del partito.

Economia di mercato per assicurare lo sviluppo sociale

Secondo Ruey, la linea politica di un partito deve iscriversi nella tradizione ma, ha aggiunto, «bisogna saper cogliere le opportunità che si presentano». Il neo-eletto ha poi ricordato i valori tradizionali del PLS: «Difendiamo l’economia di mercato perché crea ricchezza e assicura così mezzi allo sviluppo sociale». La sua strategia è quella di «una destra moderna, capace di alleare il patriottismo e il federalismo all’apertura».

Alla vicepresidenza è stata eletta la basilese Chistine Wirz-von Planta, che rimpiazzerà il consigliere di stato Christoph Eymann. Quest’ultimo ha rassegnato le dimissioni dopo essere entrato nell’esecutivo di Basilea Città. Il secondo vicepresidente sarà eletto in occasione dell’assemblea generale del 31 agosto.


swissinfo e agenzie

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