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Omicidio per negligenza? Inchiesta contro Skyguide

Rose rosse per ricordare le giovani vittime della catastrofe aerea Keystone

La procura di Bülach apre un'inchiesta penale per stabilire le responsabilità dei due controllori. Avrebbero avvertito il Tupolev solo 44 secondi prima del crash.

Le autorità giudiziarie di Zurigo hanno aperto un’inchiesta penale contro i controllori di Skyguide con l’accusa di omicidio per negligenza. Obiettivo dell’inchiesta, aperta dal procuratore del distretto di Bülach (ZH) è di determinare le circostanze esatte del controllo delle traiettorie dei due aerei da parte dei controllori di volo di Skyguide, come precisa in un comunicato Christoph Naef, capo della divisione dell’aeroporto dell’Ufficio del procuratore.

Si tratta di stabilire se gli impiegati di Skyguide hanno commesso degli errori per i quali possono essere perseguiti legalmente. Per poter indagare sulla società, le autorità giudiziarie zurighesi hanno bisogno dell’autorizzazione del Ministero pubblico della Confederazione. Una tappa necessaria visto che Skyguide gestisce il traffico aereo per conto della Confederazione, dice Christoph Naef. L’autorizzazione a procedere dovrebbe arrivare fra qualche giorno ma l’inchiesta è già iniziata sugli aspetti più urgenti della catastrofe.

Cosa è successo nei cockpit degli aerei?

L’inchiesta su quanto è avvenuto all’interno delle cabine di pilotaggio dei due velivoli non è invece di competenza degli inquirenti elvetici: si tratta infatti di due aerei stranieri che si sono scontrati al di sopra del territorio tedesco, spiega Naef.

Anche il procuratore di Costanza ha pertanto aperto un’inchiesta per omicidio per negligenza e perturbazione del traffico pubblico. Le autorità tedesche avrebbero comunque seguito questa via: “E’ un’inchiesta di routine per determinare se un errore umano è all’origine della catastrofe”, ha affermato giovedì un portavoce tedesco.

Avviso di collisione 44 secondi prima dello scontro

Intanto, l’Ente federale tedesco per le ricerche sugli incidenti aerei (BFU) ha iniziato l’esame delle scatole nere, recuperate dai due aeri. Dalle prime analisi è emerso che l’avviso al Tupolev di ridurre la quota è giunto solo 44 secondi prima dell’impatto e non 50, come affermato inizialmente.

La notizia è stata confermata giovedì dal direttore dell’Ente, Peter Schlegel in una conferenza stampa, a Braunschweig Il primo avvertimento è giunto lunedì sera alle 23:34. Non essendoci stata alcuna risposta, l’avviso è stato ripetuto 14 secondi più tardi, quando invece l’equipaggio russo aveva già iniziato ad abbassarsi.

Secondo Schlegel, i restanti 30 secondi sarebbero bastati per evitare la collisione. Contemporaneamente, tuttavia, anche il Boeing aveva ridotto la sua altitudine ed è in questa fase che è avvenuto lo scontro.

No alle ipotesi affrettate

Schlegel ha pure spiegato che al momento della tragedia il controllore di volo svizzero stava seguendo 5 velivoli, di cui uno in fase di atterraggio. Secondo un altro esponente dell’Ente tedesco, tuttavia, non si sarebbe trattato di un sovraccarico di lavoro.

Il direttore dell’Ente ha pure precisato che il pilota del Tupolev non ha avvisato i controllori svizzeri del pericolo di una collisione. “Non posso confermare queste notizie”, ha detto Schlegel, precisando anche che le scatole sono molto danneggiate e che ci vorrà tempo per renderle leggibili.

Il ministro dei trasporti tedesco, Kurt Bodewig, presente alla conferenza stampa, ha invitato i media a non fare inutili speculazioni e ipotesi affrettate.

Sistema di allarme automatico disattivato

Il sistema di allarme automatico, che avverte i controllori di volo di Skyguide della possibile collisione tra due aerei, era spento nel momento i cui il Tupolev e il Boeing si sono scontrati in volo sul lago di Costanza.

Come confermato mercoledì dal portavoce di Skyguide Patrick Herr, il sistema era stato disattivato per alcune ore nell’ambito di regolari lavori di manutenzione. I controllori di volo in servizio erano stati debitamente informati, ha precisato il portavoce.

Il responsabile del dipartimento esercizio della Skyguide, Carlo Bernasconi, ha precisato che i lavori di manutenzione, previsti per sistemare nuovi software, «si fanno sempre di notte quando c’è poco traffico». In questa situazione si lavora con un secondo sistema radar che non è attrezzato con il dispositivo d’allarme automatico.

Sistema radar già criticato

L’Ufficio federale d’inchiesta sugli incidenti aerei aveva già criticato una settimana fa la qualità del sistema radar di Skyguide e aveva raccomandato di cambiarlo alla società svizzera di controllo di volo. Il rapporto in merito è stato pubblicato il 26 giugno, ha confermato il capo dell’Ufficio inchieste sugli incidenti aerei, Jean Overney.

Secondo il rapporto, un incidente avvenuto nel 1998 aveva mostrato un problema di precisione nella gestione dei dati radar. In seguito, anche due altri inconvenienti avevano confermato che la via seguita dai velivoli non era perfettamente rappresentata sullo schermo. Erano poi state constatate difficoltà di coordinamento con i dati forniti dai radar di altri centri di controllo, che provavano un problema di compatibilità con i sistemi degli altri paesi. Skyguide aveva tuttavia già provveduto a correggere le debolezze del sistema.

Giovedì, comunque, lo stesso Overney ha precisato che il sistema radar di Skyguide non è stato messo in questione per quanto riguarda la collisione dei due aerei. Un’opinione condivisa dai responsabili della società di controllo dello spazio. Overney ha confermato che Skyguide aveva proceduto alle correzioni necessarie anche se non tutte le raccomandazioni dell’Ufficio d’inchiesta sugli incidenti aerei sono state messe in pratica.

Per l’unificazione del controllo aereo in Europa

Il ministro tedesco dei trasporti, Kurt Bodewig, ha lanciato intanto un appello per una rapida unificazione del controllo aereo a livello europeo. “Bisogna porre fine alle particolarità nazionali e introdurre un sistema uniforme” ha dichiarato Bodewig.

Già da diversi anni, le autorità tedesche chiedono l’applicazione di un progetto unificato di sorveglianza dei cieli, ha aggiunto il ministro, il quale si augura che questo sistema possa venir introdotto entro la fine del 2004.

La Commissione europea sta studiando un modello di unificazione dei controlli, chiamato “cielo unico”, che dovrebbe permettere di fissare delle regole comuni per tutti i paesi membri dell’Unione europea. Questo modello si è scontrato finora all’opposizione di alcuni sindacati dei controllori di volo.

Famiglie russe sul luogo della tragedia

Le famiglie delle vittime della collisione sono giunte giovedì mattina a Friedrichshafen con un volo speciale partito dalla repubblica russa dei Bashkiri. I circa 140 parenti delle vittime, accompagnati da medici, psicologi e interpreti, hanno partecipato ad un rito funebre a Überlingen, cittadina tedesca sul Lago di Costanza.

Nello scontro in volo tra un Boeing cargo della DHL e un Tupolev della compagnia Bashkirian Airlines hanno perso la vita 71 persone, tra cui 52 ragazzi russi che si recavano in vacanza in Spagna.

swissinfo e agenzie

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