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Più attenzione allo spazio urbano

Il traffico che invade quotidianamente Zurigo: uno fra i problemi che assilla le agglomerazioni elvetiche Keystone

Berna vuole sostenere lo sviluppo delle agglomerazioni. Nuove strategie per migliorare la vita del 70 per cento della popolazione elvetica.

“Nonostante molte discussioni su temi politici siano dedicate alla situazione delle regioni periferiche, occorre ricordarsi che il 70% della popolazione svizzera vive attualmente in aree urbane”, ha dichiarato il consigliere federale Moritz Leuenberger.

Nel rapporto adottato dal governo sulla politica delle agglomerazioni vengono sottolineati gli importanti impulsi forniti dalle città e dalle zone urbane a livello sociale ed economico.

Queste regioni, proprio a causa del loro forte dinamismo, sono tuttavia confrontate con complessi problemi d’ordine sociale, finanziario ed ambientale che possono ripercuotersi in maniera negativa sull’intero paese.

Non è quindi un caso che molte persone, in particolare le famiglie, preferiscano risiedere lontano dai centri. Un fenomeno che da un lato acuisce i problemi di trasporto e dall’altro trasforma le città in semplice luogo di lavoro, togliendo però loro parecchie entrate fiscali.

Una serie di misure a breve scadenza, in particolare nel settore dei trasporti, preparerà il terreno ad una strategia a lungo termine.

Misure proposte dal rapporto federale

Il rapporto, redatto dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale e dal Segretariato di Stato dell’economia, propone una serie di misure in favore delle zone urbane, in primis nel settore dei trasporti tramite un maggiore impegno finanziario a breve termine da parte della Confederazione allo scopo di colmare le lacune sia nel traffico stradale e sia ferroviario.

A più lungo termine si tratterà invece di elaborare una politica incentrata sull’incentivazione. Il rapporto rinvia alla proposta del gruppo di lavoro presieduto dal consigliere nazionale PPD Peter Bieri circa l’introduzione di una sovratassa di 5 centesimi sui carburanti da utilizzare per il miglioramento delle infrastrutture. Tra le proposte in discussione figura anche l’introduzione di sistema di “road pricing” (pedaggi per l’accesso alla rete stradale urbana).

Già in fase di attuazione è l’allacciamento dei principali centri svizzeri alla rete internazionale dei treni ad alta velocità. Il rapporto suggerisce inoltre misure in materia di politica sociale, in particolare in favore delle famiglie.

Accanto ad una migliore collaborazione istituzionale a livello orizzontale (tra agglomerazioni) e verticale (Confederazione, cantoni, comuni), un positivo contributo alla risoluzione dei problemi finanziari dovrebbe poi giungere dal progetto di nuova perequazione finanziaria che fisserà nuove regole e competenze tra cantoni e Stato federale.

Le diverse strategie suggerite dal rapporto dovrebbero essere tradotte in pratica entro i prossimi dieci anni. Ma a breve termine il documento servirà, anche da carta politica nelle mani governo.

In alternativa all’iniziativa popolare”Avanti” che chiede un potenziamento dell’infrastruttura autostradale, tra cui il raddoppio del tunnel del San Gottardo, il Consiglio federale intende presentare la primavera prossima una serie di misure di politica del traffico in favore degli agglomerati.

Luca Hoderas

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