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Polanski: nessun ricorso contro la sua libertà

L'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha annunciato giovedì che non ricorrerà contro la decisione del Tribunale penale federale di Bellinzona di concedere a Roman Polanski la libertà vigilata dietro pagamento di una cauzione di 4,5 milioni di franchi.

Un ricorso contro questa decisione poteva essere presentato al Tribunale federale (Corte suprema) di Losanna. L’UFG ha rinunciato a questa possibilità, seguendo quindi l’opinione espressa mercoledì sera dalla ministra di giustizia Eveline Widmer-Schlumpf alla televisione svizzero tedesca.

Per tornare a piede libero, il regista franco-polacco dovrà in ogni caso aspettare fino all’avvenuto deposito del denaro.

Roman Polanski verrà inoltre munito di un «braccialetto elettronico» e sarà così la prima persona in Svizzera a poterne fare uso in attesa dell’estradizione. Il regista sarà inoltre chiamato a svolgere almeno 20 ore di lavoro o formazione e dovrà consegnare i documenti di identità.

Riguardo all’estradizione di Polanski, Berna dovrebbe decidere «entro un paio di settimane», ha indicato il portavoce dell’UFG Folco Galli. Se l’Ufficio federale dovesse dare il via libera alla consegna del regista agli Stati uniti, questi avrebbe ancora la possibilità di ricorrere al Tribunale penale federale e poi anche al Tribunale federale (Corte suprema).

swissinfo.ch e agenzie

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