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Buone carte per la quinta revisione dell’AI

Sei settimane prima della votazione una maggioranza relativa dice sì alla revisione dell'AI swissinfo.ch

Gli svizzeri sembrano apprezzare il motto «lavoro al posto di rendite». Se si fosse votato in questi giorni, la quinta revisione della Legge sull'assicurazione invalidità (AI) sarebbe stata accettata in modo abbastanza chiaro.

È quanto mostra il primo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca gfs.bern per conto della SRG SSR idée suisse. I cittadini saranno chiamati alle urne il 17 giugno.

I risultati del sondaggio parlano di un sì relativamente deciso alla quinta revisione della legge sull’assicurazione invalidità: 43% di sì, 32% di no e 25% d’indecisi.

Ma i politologi che hanno lavorato all’inchiesta giudicano bassa la percentuale di sì. «Per un oggetto proposto dalle autorità non si tratta di una situazione di partenza particolarmente positiva», si legge nel loro rapporto.

In genere, i votanti tendono ad esprimere la stessa opinione del parlamento, che nel caso specifico ha sostenuto a larga maggioranza la proposta di revisione della legge.

Certo, dal sondaggio emerge una tendenza al sì, ma non va dimenticato che buona parte dei cittadini si farà un’opinione precisa solo quando la campagna per la votazione entrerà nel vivo.

Che al momento i giochi non siano ancora fatti è dimostrato anche dalla bassa disponibilità a votare. Solo il 30% delle persone prese in considerazione dal sondaggio afferma che si recherà senz’altro alle urne. Un altro 31% pensa che lo farà, ma non esclude la possibilità di non esprimersi.

Per l’istituto gfs.bern, però, «nel corso della campagna per la votazione è ancora possibile una forte mobilizzazione». Per fautori e avversari della quinta revisione dell’AI è quindi di fondamentale importanza impostare bene la loro campagna.

Destra contro sinistra

Al momento, il numero di favorevoli aumenta spostandosi da sinistra verso destra. Tra i socialisti (PS) solo il 25% dice sì alla revisione dell’AI, mentre i contrari sono il 52%.

Tra i popolari democratici (PPD), i due fronti sono in equilibrio: 37% di sì e 36% di no. I liberali radicali (PLR) pronunciano un sì chiaro che si attesta al 56%, i contrari sono solo il 22%.

Il numero più alto di favorevoli – 66% – si trova tra i democentristi (UDC). Il fronte del no in questo partito sfiora appena il 20%.

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Forti avversari nella Svizzera francese

Come per molte altre votazioni, anche per la quinta revisione dell’AI emergono delle differenze tra le tre principali regioni linguistiche della Svizzera.

Nella Svizzera tedesca e italiana, la revisione sembra incontrare più facilmente il favore della gente. Nelle regioni tedescofone, il sì arriva al 46% e il no si ferma al 32%; in quelle italofone si riscontrano un 42% di sì e un 30% di no.

Meno chiara è la situazione nella Svizzera francese, dove tanto il fronte del no quanto quello del sì si attestano al 33%. Inoltre, in questa regione è particolarmente alta la percentuale d’indecisi (34%).

Argomenti

Un altro elemento misurato dall’istituto gfs.bern è la forza d’impatto degli argomenti presentati dai due fronti. E in questo campo, i favorevoli alla revisione hanno qualcosa in più da offrire.

I loro argomenti «sembrano corrispondere maggiormente agli abituali schemi di pensiero della popolazione», constatano gli esperti. I due argomenti che fanno maggiormente breccia sono l’appello a meno abusi e la necessità di una revisione.

Dal canto suo, il comitato referendario punta sul tema dello smantellamento dello stato sociale: è inaccettabile che per risparmiare si chiamino alla cassa i disabili. «Si tratta di un argomento che potrebbe far presa soprattutto tra i socialisti e gli abitanti della Svizzera francese».

L’istituto gfs.bern sottolinea che è ancora troppo presto per prevedere in modo affidabile il risultato della votazione del 17 giugno, giunge però alla conclusione che al momento «il fronte del sì alla revisione ha in mano le carte migliori».

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione, Doris Lucini)

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Il primo sondaggio è stato realizzato tra il 30 aprile e il 6 maggio 2007.
È stato interrogato un campione statisticamente rilevante composto di 1220 persone residenti nelle varie parti del paese.
Il 43% degli intervistati è favorevole alla revisione.
Il 32% è contrario.
Il 25% non ha ancora deciso.
Il 30% degli intervistati ha manifestato l’intenzione di andare a votare (si tratta di una percentuale piuttosto bassa).

Con la quinta revisione della Legge sull’assicurazione invalidità si punta ad una riduzione delle spese pari a 520 milioni di franchi l’anno.

Inoltre, le autorità vogliono vedere aumentare il numero di persone con problemi di salute integrate nel mondo del lavoro («lavoro al posto di una rendita»).

Il progetto di revisione, approvato dal parlamento, è stato contestato da un comitato referendario e viene quindi sottoposto al giudizio popolare il 17 giugno.

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