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Da soldato dell’UDC a uomo di governo

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Esponente dell'ala zurighese dell'Unione democratica di centro (UDC), Ueli Maurer è stato eletto mercoledì nel governo svizzero al terzo scrutinio, superando di un voto (122 contro 121) il collega di partito Hansjörg Walter.

Nonostante in passato avesse più volte affermato a chiare lettere di non essere interessato alla carica di ministro, Ueli Maurer è entrato a far parte dell’esecutivo. Un cambiamento di rotta, figlio della sua assoluta fedeltà alla propria formazione politica.

«Ciò che conta è la decisione del partito: se l’Unione democratica di centro intende ritornare in governo, sono pronto ad assolvere questo compito», aveva dichiarato a fine novembre in un’intervista al Tages Anzeiger.

L’anno dell’elezione in governo ha peraltro già segnato un importante cambiamento di programma per il politico zurighese. In marzo, Ueli Maurer aveva infatti abbandonato la presidenza nazionale dell’Udc, per dedicarsi alle attività di consulente in comunicazione e deputato in parlamento.

Pochi mesi più tardi, sempre per lealtà nei confronti del partito, ha però accettato di assumere la guida della sezione zurighese dell’Unione democratica di centro, quella che, secondo lui, mostra la via da seguire al partito nazionale.

Infaticabile

A detta di chi lo conosce da vicino, Maurer – che ha una formazione commerciale e di contabile – è un grande lavoratore, dedito completamente alla causa del suo partito. È stato lui, in veste di presidente dell’Udc nazionale, a portare la formazione dal 14,9 % al 29 % dell’elettorato tra 1996 e il 2007. In quegli anni, Maurer si è dedicato interamente allo sviluppo dell’Udc, viaggiando moltissimo in tutta la Svizzera.

Il neo ministro ha saputo mietere consensi in tutta la Confederazione, anche nelle regioni francofone, riuscendo a riunire il partito attorno all’ala nazional-conservatrice zurighese, simboleggiata dal leader storico Christoph Blocher. Sotto la regia di Maurer, sono stati fondati 12 nuovi partiti cantonali e 600 sezioni locali.

Durante quel periodo, Maurer mette l’accento sulla formazione del personale in seno all’Udc: organizza corsi speciali in cui spiega ai membri del partito la necessità di raggiungere l’elettorato con pochi messaggi chiave, espressi con un vocabolario ricorrente, semplice e diretto.

L’ombra di Blocher

Spesso dipinto come un semplice esecutore degli ordini di Christoph Blocher, Maurer è stato persino soprannominato «Ueli, der Knecht» («Ueli il servo») o presentato come un clone del tribuno zurighese.

In una recente intervista, Maurer ha spiegato la ripartizione dei compiti con lo storico condottiero, affermando che Blocher è lo stratega capace di individuare i temi politici più importanti, mentre il suo ruolo è, da un lato, quello di ottenere la necessaria accettazione politica per i temi da dibattere e, dall’altro, scegliere le modalità di presentazione all’opinione pubblica.

A questo proposito, Maurer ha raccontato di avere scelto i manifesti raffiguranti «una semplice pecora nera», utilizzati durante la campagna elettorale del 2007, preferendoli all’immagine di un uomo di colore con un coltello insanguinato.

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Collegialità

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Pronto a collaborare

Secondo il presidente del Partito popolare democratico Christophe Darbellay, «esistono due Ueli Maurer: c’è il personaggio pragmatico, intelligente, simpatico, con cui si può discutere tranquillamente. E poi c’è l’altro Maurer, duro, dogmatico, che cura unicamente gli interessi del proprio partito. Soltanto uno dei due è compatibile con una carica in Consiglio federale».

Maurer ha dato spesso prova di grande durezza soprattutto nei confronti dei suoi colleghi di partito, quando ha ritenuto che non svolgessero adeguatamente i loro compiti. Il contabile zurighese ha per esempio definito «appendici che andavano eliminate» i consiglieri federali Samuel Schmid ed Eveline Widmer-Schlumpf, quando erano ancora membri dell’Udc.

In seguito alla non rielezione di Blocher in governo nel 2007, l’Udc ha deciso di non riconoscere più come suoi membri i due ministri in governo. Dopo il rifiuto di Widmer-Schlumpf di lasciare governo e partito, il comitato centrale ha escluso la sezione grigionese dal partito nazionale. Il gruppo dissidente ha fondato nel 2008 il nuovo Partito borghese democratico, al quale hanno aderito Samuel Schmid ed Eveline Widmer-Schlumpf.

Ciononostante, già prima dell’elezione il neo consigliere federale si è detto pronto a operare per il bene del paese, anche se ciò significa contraddire le posizioni ufficiali del partito. «La collegialità non è un problema, fa parte del sistema politico. Sono pronto a collaborare in modo costruttivo con Eveline Widmer-Schlumpf, a difendere gli impieghi all’estero dell’esercito e la libera circolazione delle persone».

Più couscous che raclette

Figlio di un agricoltore, sposato, padre di sei figli con cui ama trascorrere il poco tempo libero, Ueli Maurer si definisce un patriota: trascorre le sue vacanze esclusivamente in Svizzera, uno dei suoi libri prediletti è «Heidi» e tra i suoi brani musicali preferiti figura l’inno elvetico.

Il nuovo ministro rifiuta categoricamente l’etichetta di razzista: «Nel nostro partito non c’è spazio per gli estremisti. Mia moglie è nata e cresciuta in Ghana, abbiamo molti amici di colore e a casa nostra si mangia più spesso couscous che raclette».

«In politica», ha affermato, «chi non usa espressioni forti non ha nessuna possibilità di catturare l’attenzione. Se parlo di criminalità in aumento, i giornalisti sbadigliano. Se, invece, parlo di criminalità straniera in aumento, improvvisamente mi ascoltano».

swissinfo, Andrea Clementi

Ueli Maurer è nato il 1° dicembre 1950 a Wetzikon, nel cantone di Zurigo. Dopo un apprendistato commerciale, Maurer ottiene il diploma di contabile e diventa responsabile della cooperativa agricola Hinwil-Bauma. Nel 1994, è nominato direttore dell’Associazione zurighese dei contadini.

La sua carriera politica incomincia nel 1978, nel consiglio comunale di Hinwil (cantone di Zurigo). Cinque anni più tardi, Maurer viene eletto nel parlamento cantonale, di cui è presidente nel 1990/1991. Nel 1991 entra in Consiglio nazionale (Camera del popolo) e nel 1996 diventa presidente dell’Udc.

La sua carriera politica è stata segnata anche da sconfitte: nel 1991, Maurer non è riuscito ad entrare nel governo zurighese, battuto dall’attuale consigliere federale Moritz Leuenberger. Nel 2007, la verde liberale Verena Diener lo ha battuto nell’elezione al Consiglio degli Stati (Camera dei Cantoni).

Nel 2008, Ueli Maurer lascia la carica di presidente dell’Udc nazionale per poi riprendere, a sorpresa, quella di responsabile della sezione zurighese.

Nell’esercito ha il grado di maggiore.

Ueli Maurer è sposato e padre di sei figli.

Malgrado il nome, l’Unione democratica di centro si situa a destra nello scacchiere politico elvetico. Nata nel 1971 dalla fusione di altri due partiti difensori dei contadini e degli artigiani, dall’inizio degli anni Novanta l’Udc ha registrato una forte ascesa, diventando il primo partito in parlamento.

Tra i capisaldi del partito figurano: tutela della neutralità elvetica, minore presenza dello Stato, inasprimento delle leggi sugli stranieri e sull’asilo, difesa della piazza finanziaria elvetica e del segreto bancario, rifiuto di aderire all’Unione europea (sostegno unicamente ad accordi settoriali profittevoli per l’economia).

Nel 2003, l’Udc ha ottenuto un secondo seggio in governo con Christoph Blocher. Nel 2007, Blocher non è stato riconfermato dal parlamento che gli ha preferito la sua collega di partito Eveline Widmer-Schlumpf, in seguito espulsa dall’Udc.

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