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Gli anti G8 firmano il loro primo attentato

La polizia prosegue le indagini Keystone

Gli oppositori al vertice di Evian hanno rivendicato lunedì l'attentato commesso la notte di domenica a Berna contro il palazzo dell'ex Zecca federale.

Gli attentatori hanno colpito alcuni uffici del Ministero svizzero della difesa. Nessun ferito, solo danni materiali.

L’esplosione è stata provocata da militanti contro il G8. L’ordigno è esploso nella notte tra domenica e lunedì poco prima dell’una, in un edificio dell’ex zecca federale Swissmint, a Berna,

Nessuno è rimasto ferito, ha indicato il portavoce del Ministero pubblico della Confederazione Hansjürg Mark Wiedmer.

La detonazione ha mandato in frantumi alcuni vetri: i danni materiali ammontano a meno di 5.000 franchi.

La rivendicazione

L’atto è stato rivendicato da un gruppo di oppositori al G8 di Evian mediante un fax anonimo inviato all’agenzia di stampa svizzera Ats.

Nello scritto si afferma che l’obiettivo dell’azione erano alcuni uffici del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), in particolare quelli nel quale lavorano le persone che si stanno occupando della sicurezza per il vertice di Evian.

Non è ancora chiaro quanto esplosivo sia stato impiegato: sul luogo dell’esplosione sono stati per ora trovati resti di un petardo.

La Procura federale ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, ha aggiunto Wiedmer.

Obiettivo scelto

L’edificio dell’ex zecca federale Swissmint, situato nel quartiere di Kirchenfeld della capitale svizzera, ospita alcune sezioni del Segretariato generale del DDPS.

Fino a poco tempo nel palazzo erano ubicati anche gli uffici della Cooperazione nazionale per la sicurezza (CNS). L’esplosione non ha però danneggiato nessuna delle strutture del DDPS.

Nella stessa notte tra domenica e lunedì gli anti G8 hanno anche dipinto di vernice l’entrata del domicilio privato di una collaboratrice del Ministero svizzero della difesa.

I precedenti

Nell’aprile del 2000, un ordigno pirotecnico del medesimo genere era già esploso nello stesso luogo: l’obiettivo anche in quell’occasione era il palazzo dell’ex Zecca federale.

L’attentato venne rivendicato dal gruppo di estrema sinistra Revolutionäre perspektive (Prospettive rivoluzionarie). Nella stessa occasione un ordigno incendiario venne fatto brillare davanti al domicilio del coordinatore dei servizi informativi Jacques Pitteloud.

Infine lo scorso 1° aprile un attentato incendiario, contro la fabbrica d’armi svizzera a partecipazione maggioritaria pubblica RUAG di Berna, ha causato danni per 200 mila franchi.

swissinfo e agenzie

Gli oppositori violenti al summit del G8 di Evian si sono manifestati in Svizzera con un attentato nella notte tra domenica e lunedì.

L’ordigno, una bomba-carta, fatto esplodere davanti all’edificio dell’ex Zecca nazionale.

Obiettivo degli attentatori alcuni uffici del Ministero elvetico della difesa addetti al dispositivo di sicurezza franco-svizzero.

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