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Neuchâtel svolta a sinistra

Il Castello di Neuchâtel, sede del Governo cantonale Keystone

Per la prima volta nella storia del cantone, Governo e Parlamento sono dominati dallo schieramento rosso-verde.

I partiti si sono tacitamente accordati per un Esecutivo composto da due socialisti, un verde, un liberale e un radicale.

Non ci sarà un secondo turno nel cantone di Neuchâtel per determinare chi siederà in Consiglio di Stato. I partiti hanno infatti deciso di eleggere tacitamente i socialisti Jean Studer e Bernard Soguel, l’ecologista Fernand Cuche, la liberale Sylvie Perrinjaquet e il radicale Roland Debély. Per la prima volta nel cantone romando, la sinistra è dunque maggioritaria all’Esecutivo e al Gran consiglio.

La decisione è stata annunciata martedì al Castello di Neuchâtel, sede del Governo e del Parlamento. Il nuovo Esecutivo presterà giuramento il 31 maggio davanti al Gran Consiglio nel quale la sinistra è maggioritaria per un solo seggio.

La prospettiva di un’elezione tacita si è presentata dopo il ritiro dell’Unione democratica di centro (UDC-destra populista) dalla corsa al Consiglio di Stato. In campo socialista, la decisione è stata resa possibile dal ritiro del consigliere nazionale di La Chaux-de-fonds Didier Berberat, giunto quinto al primo turno di domenica scorsa.

«Compromesso alla neocastellana»

L’estromissione del socialista non è piaciuta al Partito operaio e popolare (POP), secondo cui «i partiti politici hanno impedito al cittadino di prendere una decisione che gli apparteneva». Il POP sottolinea anche che l’elezione tacita priva le Montagne neocastellane di un rappresentante in governo.

Convinto che un Esecutivo comprendente quattro rappresentanti della sinistra «sarebbe stato contrario agli interessi del cantone» perché avrebbe «perpetuato lo spirito del confronto che ha caratterizzato la campagna elettorale», il partito socialista ha dal canto suo privilegiato il «compromesso alla neocastellana» e cercato una soluzione con gli altri partiti, spiega il suo presidente Jean-Nat Karakash.

I deputati liberali e radicali che hanno conservato il loro seggio in Gran consiglio – sottolinea – appartengono infatti alla tendenza centrista. Con loro, la sinistra potrà «comporre maggioranze di circostanza che permetteranno di marginalizzare l’UDC e di neutralizzare la sua politica di distruzione dello Stato».

swissinfo e agenzie

Composizione del nuovo Governo neocastellano:
Bernard Soguel, socialista – uscente,
Jean Studer, socialista – nuovo,
Fernand Cuche, verde – nuovo,
Sylvie Perrinjaquet, liberale (destra) – uscente,
Roland Debély, radicale (centro destra) nuovo.

Il nuovo parlamento neocastellano (115 seggi):
58 seggi per l’alleanza rosso-verde
57 seggi per la destra

Dopo Basilea-Città, Neuchâtel è il secondo cantone caratterizzato da una doppia maggioranza rosa-verde in Governo e Parlamento.

Per trovare un simile precedente, è necessario risalire agli Anni Trenta, sempre a Basilea-Città.

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