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Nucleare: la Svizzera reitera la condanna in seno all’ONU

L'onda d'urto provocata dal test nucleare nord-coreano Keystone Archive

Davanti all'assemblea generale delle Nazioni Unite mercoledì la Svizzera, per bocca dell'ambasciatore Peter Maurer, ha nuovamente condannato il test atomico della Corea del Nord.

Il test, effettuato lunedì, rischia di rilanciare la corsa agli armamenti, ha avvertito da New York l’ambasciatore elvetico.

Secondo l’ambasciatore svizzero all’ONU Peter Maurer l’iniziativa di Pyongyang non solo rappresenta una minaccia per la regione asiatica, ma rischia anche di dare il via ad una corsa agli armamenti che potrebbe avere conseguenze pesanti.

Il test è inoltre contrario alle raccomandazioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU e in aperta contraddizione con il Trattato sulla non proliferazione nucleare sottoscritto da più di 170 nazioni.

Sforzi multilaterali

La Svizzera invita la Corea del Nord a firmare e a ratificare al più presto questo accordo. Maurer ha detto che Berna ha più volte tentato di convincere le autorità di Pyongyang a rientrare nel Trattato, da cui la nazione si era esclusa nel 2003.

L’ambasciatore ha inoltre espresso l’auspicio che i colloqui a sei fra le due Coree, la Cina, il Giappone, la Russia e gli Usa sfocino in una soluzione che porti stabilità alla regione.

Mentre gli Stati Uniti intendono presentare nelle prossime ore una nuova bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per definire sanzioni contro la Corea del Nord, in seno al Consiglio di sicurezza permangono notevoli divergenze fra l’intransigenza di Giappone e USA e il possibilismo di Cina e Russia.

Il governo giapponese ha intanto definito le sanzioni proclamate contro la Corea del Nord. Oltre a un bando sull’ingresso di qualsiasi natante nordcoreano nei porti nipponici, le misure prevedono una sospensione di tutte le importazioni commerciali e di qualsiasi visita personale dalla Corea del Nord, tranne nel caso del rientro da viaggi in patria di nordcoreani residenti in Giappone.

Le sanzioni avranno una durata di sei mesi, ma sono in realtà di un’importanza
marginale, dato che i già limitati scambi tra i due paesi si erano ulteriormente ridotti negli ultimi tempi.

Stop al nucleare per scopi militari

La Corea del Nord è il nono paese a dotarsi della micidiale arma atomica, dopo Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, India, Pakistan e Israele.

La Svizzera, che come sottolineato anche da Maurer sostiene soprattutto gli sforzi multilaterali in sostegno del disarmo, continua a credere che uno dei mezzi più efficaci sia l’accordo di non proliferazione nucleare.

Ma Maurer auspica anche che all’interno della commissione ONU per il disarmo venga formato un comitato che si incarichi di discutere un divieto della produzione di sostanze atomiche per scopi militari.

La Svizzera ha già preparato un documento che mostra in che termini si potrebbe discutere dell’introduzione di un trattato di questo tipo.

swissinfo e agenzie

Il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari è stato firmato il primo luglio 1968 a Londra ed è entrato in vigore nel 1970. È stato prolungato a tempo indeterminato nel 1995.

La Svizzera l’ha approvato nel 1976 e messo in vigore l’anno seguente.

In totale, il trattato è stato ratificato da 189 Stati. Solo India, Pakistan e Israele non l’hanno firmato. La Corea del Nord si è ritirata nel 2003.

I firmatari che possiedono già la bomba s’impegnano a non fornire armi e tecnologie nucleari ad altri paesi, gli altri paesi promettono di non fabbricare sul loro territorio armi nucleari e di non cercare di ottenerle altrove.

Il trattato non ostacola l’uso civile dell’energia atomica e riconosce a tutti i paesi il diritto di sviluppare la ricerca, la produzione e l’impiego del nucleare a fini pacifici.

2002: La Corea del Nord espelle dal suo territorio gli ispettori dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA)

2003: Pyongyang si ritira dal Trattato di non proliferazione.

2004: Fallimento dei negoziati a sei (Cina, le due Coree, Stati Uniti, Giappone, Russia).

2006: 5 luglio – lancio sperimentale di un missile a lunga gittata capace di colpire gli USA; 15 luglio – sanzioni del Consiglio di sicurezza; 9 ottobre – primo esperimento nucleare che fa della Corea del Nord la ottava potenza militare del pianeta.

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