L'avvocato zurighese Herbert Winter è stato eletto giovedì alla testa della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), in occasione dell'assemblea annuale tenutasi a La Chaux-de-Fonds. Critiche a Micheline Calmy-Rey.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Winter è stato eletto per acclamazione dai 110 delegati. Succede ad Alfred Donath, in carica da otto anni. Nel suo discorso, l’avvocato ha auspicato di poter riunire le diverse sensibilità che convivono in seno alla FSCI.
L’assemblea ha anche espresso dure critiche nei confronti della ministra degli esteri Micheline per la sua recente visita in Iran e la sua politica verso Israele.
In una risoluzione votata all’unanimità, i delegati hanno «fermamente condannato» la visita di Micheline Calmy-Rey in marzo a Teheran. La risoluzione accusa la ministra degli esteri di aver fornito «un sostegno morale e politico insperato» al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, il quale ha più volte invocato la distruzione di Israele e nel 2007 ha organizzato una conferenza di negazionisti a Teheran.
«Quali cittadini svizzeri – prosegue il testo – non comprendiamo il fatto che la Svizzera sia stato l’unico paese dell’Europa occidentale a votare, al Consiglio dei diritti umani, in favore di una risoluzione che accusa Israele in modo molto squilibrato di aver violato i diritti dell’uomo». Secondo la FSCI, la consigliera federale Calmy-Rey ha «squalificato la nostra politica di neutralità».
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Pesanti accuse alla Svizzera: finanzia il terrorismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Abraham Foxman Gli annunci pubblicati contestano la ministra, ma sono chiaramente diretti contro la politica elvetica Mediante la pubblicazione di inserzioni sui giornali svizzeri e internazionali, l’organizzazione non governativa ebraica «Anti-Defamation League» accusa la Confederazione di finanziare il terrorismo. Oggetto delle critiche, la recente visita della ministra svizzera degli esteri Micheline Calmy-Rey a Teheran per…
Micheline Calmy-Rey difende la sua visita a Teheran
Questo contenuto è stato pubblicato al
Micheline Calmy-Rey nega di essersi fatta strumentalizzare dal regime di Teheran e sottolinea di aver espresso a chiare lettere la posizione della Svizzera in materia di diritti umani. “Occorreva andare a Teheran per entrare in dialogo; ho difeso la nostra concezione dei diritti umani in un faccia a faccia con il presidente Ahmadinejad, il ministro…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Pochi giorni fa, l’amministrazione americana aveva biasimato il contratto sulla fornitura di gas iraniano firmato dalla delegazione svizzera a Teheran. Due giorni dopo la sua conclusione, il viaggio di Micheline Calmy-Rey in Iran rimane sotto il fuoco delle critiche. Mercoledì anche il governo israeliano ha espresso il suo disappunto, convocando l’ambasciatore svizzero a Tel-Aviv, Walter…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.