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Partenze ai vertici dei due maggiori partiti elvetici

Hans-Jürg Fehr (a sinistra) e Ueli Maurer RDB

I presidenti dei vincitori e degli sconfitti alle recenti votazioni federali hanno annunciato venerdì nel giro di poche ore le dimissioni dai rispettivi incarichi.

Ueli Maurer lascerà la guida dell’Unione democratica di centro (destra nazional-conservatrice) nella primavera del 2008, mentre Hans-Jürg Fehr quella del Partito socialista per il 1° marzo.

Cinque giorni dopo le elezioni federali, il presidente del partito vincitore e quello della formazione sconfitta hanno annunciato le rispettive dimissioni. Ueli Maurer, dell’Unione democratica di centro (UDC, destra nazional-conservatrice) ha comunicato venerdì mattina la sua decisione di lasciare il partito nella primavera del 2008; alcune ore più tardi, è stata la volta del socialista Hans-Jürg Fehr, che terminerà il suo mandato per il 1° marzo 2008.

Tuttora in lizza per il secondo seggio al Consiglio degli Stati nel cantone di Zurigo, Ueli Maurer ha affermato di volersi riorientare professionalmente, indipendentemente dall’esito del ballottaggio. Egli ha inoltre annunciato che abbandonerà pure la proprie funzioni in seno al segretariato dell’Unione zurighese dei contadini.

Partenza da vincitore

Ueli Maurer lascia l’UDC al termine di un periodo estremamente favorevole: dopo la sua elezione alla carica di presidente, nel 1996, il partito ha raddoppiato la propria forza, passando dal 14,9% alle elezioni del 1995 al 29% di quelle del 2007. In questo lasso di tempo, sono inoltre state create 600 nuove sezioni del partito.

Dopo il successo ottenuto domenica scorsa, l’UDC avverte ora la necessità di pianificare la prossima legislatura. Per questo motivo – indica il partito – Ueli Maurer e il segretario generale Gregor Rutz hanno annunciato le loro dimissioni con mesi di anticipo.

Il presidente non ha voluto fornire un’indicazione più precisa in merito alla data della sua partenza: egli vorrebbe infatti concludere prima la riforma degli statuti del partito. L’assemblea dei delegati dovrebbe adottare il nuovo testo nel mese di marzo.

Se ne va pure Hans-Jürg Fehr

Qualche ora dopo l’annuncio di Ueli Maurer, il presidente del Partito socialista svizzero Hans-Jürg Fehr e il vice-presidente Pierre-Yves Maillard hanno a loro volta annunciato, durante una conferenza stampa a Berna, le dimissioni dai rispettivi incarichi per il 1° marzo 2008.

A quel momento, i socialisti si riuniranno per un congresso straordinario: la sconfitta elettorale e le sue spiegazioni saranno oggetto di discussione, e dovranno essere eletti un nuovo presidente e un nuovo vice-presidente.

Pierre-Yves Maillard aveva già annunciato la propria decisione di lasciare il partito, mentre Hans-Jürg Fehr – pur avendo previsto di andarsene nell’autunno del 2008 – non aveva comunicato pubblicamente le sue intenzioni. Il presidente socialista ha deciso di accelerare i tempi al fine di facilitare il processo di valutazione e cambiamento del PS.

Nessuna pressione

Le dimissioni non sono state imposte: al contrario, nella seduta del Comitato direttivo diverse voci si sono levate per chiedere a Fehr di rimanere al suo posto, ha dichiarato Maillard.

Quest’ultimo ha poi aggiunto che, nonostante la sconfitta elettorale, il presidente uscente ha saputo rafforzare la situazione finanziaria del partito e contribuire allo sviluppo di una cultura del dibattito.

Hans-Jürg Fehr – eletto per la terza volta in Consiglio nazionale per il cantone di Sciaffusa – ha dal canto suo affermato di non riuscire ancora a individuare gli errori commessi: «spero che la mia partenza aiuti il partito socialista a riprendersi», ha dichiarato.

E infatti la direzione del PS ha annunciato che sarà effettuata la necessaria autocritica, analizzando gli errori a livello comunicativo e strategico, nonché le specificità cantonali all’origine di taluni risultati negativi.

Quali successori?

Nessuno dei due presidenti dimissionari ha voluto indicare un possibile successore. Fehr si è limitato a dire che la persona designata dovrà essere un membro del Parlamento, mentre Maurer ha affermato che il suo posto potrebbe anche essere occupato da una donna.

In seno al PS, le candidature saranno inoltrate secondo la normale procedura: il partito non dovrà quindi cercare attivamente il suo futuro presidente. Per quanto concerne l’UDC, la direzione ha indicato che la questione sarà affrontata a inizio 2008.

Tra i papabili alla carica di Maurer figurano il consigliere nazionale Toni Brunner (San Gallo) – 33 anni, attualmente vicepresidente dell’UDC – e il 54enne imprenditore Adrian Amstutz (Berna). Per quanto concerne la poltrona di Fehr, la consigliera nazionale bernese e capogruppo socialista Ursula Wyss non ha escluso una sua candidatura alla guida del partito.

swissinfo e agenzie

Hans-Jürg Fehr, nato nel 1948 e storico di formazione, è diventato membro del PS nel 1977. Dal 1999 siede nel Consiglio nazionale. Il 6 marzo 2006, nel congresso straordinario di Basilea, i delegati lo avevano preferito a Werner Marti alla presidenza, per succedere a Christiane Brunner, con 531 voti contro 360. In quell’occasione era stato eletto anche il 39enne vicepresidente Maillard, attualmente consigliere di Stato vodese.

Sposato, senza figli, Fehr ha lavorato come insegnante, redattore e responsabile di una casa editrice.

Ueli Maurer, nato nel 1950, ha incominciato la propria carriera politica nel 1978 come consigliere comunale. Nel 1983 è stato eletto in seno al Parlamento zurighese e siede dal 1991 nella Camera bassa del Parlamento federale.

Attualmente segretario dell’Unione dei contadini zurighesi, Maurer è stato rieletto domenica in seno al Consiglio nazionale ed è ancora in lotta per un seggio al Consiglio degli Stati (Camera alta).

Ueli Maurer è sposato e padre di sei figli.

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