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Per il Governo del Giura tutti al ballottaggio

Per conoscere i volti dei prossimi consiglieri di Stato del Giura occorrerà attendere il 12 novembre Keystone

Alle elezioni cantonali di domenica i due ministri uscenti del governo giurassiano sono arrivati in testa. Ma nessuno ha raggiunto la soglia del 50%.

Occorrerà attendere l’esito del secondo turno, il 12 novembre, per conoscere la composizione del nuovo Consiglio di Stato. I radicali (destra) sembrano vicini al secondo seggio, perso nel 2002.

Il cristiano sociale indipendente Laurent Schaffter (12′ 800 voti) e la socialista Elisabeth Baume-Schneider (12’588 voti), sono così arrivati ai primi due posti del contesto scrutinio.

A creare la sorpresa il candidato del Partito radicale, Michel Probst (11’015 voti), che conquista il terzo rango e che si posiziona così prima dei candidati democristiani. Per i radicali, il cui obiettivo è appunto la riconquista del secondo seggio perso quattro anni fa, è sicuramente un buon risultato.

Il fine settimane elettorale dei giurassiani, chiamati alle urne per rinnovare anche il Parlamento, si è dunque rivelato un appuntamento ricco di “suspense”. La principale incognita dello scrutinio rimane a questo punto la futura composizione del Governo, dal momento che la lotta per la conquista dei seggi si risolverà solo il 12 novembre.

Una lotta molto aperta

Lotta che è stata particolarmente aperta perché tre ministri su cinque non si sono ripresentati. Il socialista Claude Hêche e i due rappresentanti del Partito popolare-democratico (PPD) Jean-François Roth e Gérald Schaller -, hanno infatti deciso di non sollecitare un ulteriore mandato dopo dodici anni di presenza ininterrotta.

A rendere l’attesa particolarmente lunga anche l’elevato numero di candidati – quattordici – in corsa per la stanza dei bottoni. Per i risultati completi del Parlamento – per il quale si presentano per la prima volta anche candidati dei Verdi – occorrerà attendere fino a domani; i risultati definitivi sono infatti attesi nelle prossime ore.

Da sottolineare che ad entrambi gli scrutini sono stati ammessi gli stranieri residenti da dieci anni in Svizzera, di cui uno almeno nel Giura. Alla consultazione di domenica ha partecipato quasi il 52% degli elettori.

La prima volta dei Verdi in Parlamento

Per il rinnovo dei 60 seggi del Parlamento – dominato da una maggioranza di destra – si sono presentati complessivamente 352 candidati, di cui 105 donne, suddivisi in 21 liste.

Secondo i dati definitivi resi noti lunedì dalla cancelleria giurassiana, il Partito popolare democratico (PPD) ha perso un seggio ma, con 19 rappresentanti, è rimasto il primo partito in Parlamento.

Il Partito socialista, perdendo 2 seggi, ne ha assicurati 13. Perdono anche un seggio, portando ad 11 gli eletti, il Partito radicale demcocratico (PRD). L’Unione democratica di centro conquista tre mandati (+ 1) mentre i Verdi, presentatisi per la prima volta alle elezioni cantonali, hanno conquistato due seggi.

Ambizioni politiche dichiarate

A queste elezioni le ambizioni dei principali partiti erano tutte assai elevate. Per raggiungere i propri obiettivi politici, per esempio, il Partito popolare democratico ha presentato cinque candidati: il presidente del Parlamento Charles Juillard, il segretario generale del partito Philippe Receveur e i deputati in Parlamento Anne Seydoux, Jean-Marc Fridez e Gabriel Willemin. Sconfitto quattro anni fa Charles Juillard rimane uno dei favoriti

Seconda forza politica del canton Giura, il Partito socialista è sceso in campo per conservare i suoi due seggi, approfittando del clima elettorale a lui favorevole. Al fianco della ministra dell’educazione ha così lanciato nella corsa i deputati Lucienne Merguin Rossé, Benoît Gogniat e Pierre-André Comte, segretario generale del Movimento autonomista giurassiano.

Ambizioni apertamente dichiarate anche in casa radicale, determinata a riprendersi la poltrona lasciata ad un avversario politico quattro anni fa. L’incognita, visto che il candidato radicale ha ottenuto un buon risultato al primo turno, è a scapito di quale forza politica il secondo seggio sarà riconquistato.

swissinfo e agenzie

Molto aperta, alla consultazione elettorale ha preso parte il 51,9% degli elettori. La percentuale è dunque assai lontana rispetto al 55,2% del 1998 e al 58% del 1994.

Le liste per il ballottaggio del 12 novembre dovranno essere consegnate entro mercoledì prossimo, 25 ottobre. Solo i migliori candidati del Partito socialista e del Partito popolare democratico dovrebbero partecipare al secondo turno.

Il Giura è il più giovane cantone della Svizzera, ed esiste dal 1979.

E’nato dalla volontà autonomista di una parte dei cittadini che, nel 1974, decidono di creare un cantone autonomo. Nel 1978 la maggioranza degli svizzeri e tutti i cantoni accolgono nella Confederazione la Repubblica del canton Giura, costituita dai distretti di Delémont, dell’Ajoie e delle Fanches-Montagnes.

Nel 1994, per cercare di placare le tensioni tra gli autonomisti e i fedeli al canton Berna, viene creata l’Assemblea giurassiana.

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