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Svizzeri d’Italia, ci vediamo su facebook

A Villa Ormond, a San Remo (Liguria), si terrà nel 2010 il congresso del Collegamento svizzero in Italia

Che cosa desiderano i giovani svizzeri all'estero? Per rispondere a questa domanda e soprattutto per coinvolgerli maggiormente nella vita della comunità elvetica che vive in Italia, il Collegamento svizzero si è dato una mossa.

Graziano Poretti, informatico, presiede il Circolo svizzero della Riviera di Ponente (in Liguria). Insieme ad altre due persone (Kurt Haegi e Giacomo Corradini), è stato incaricato dal Collegamento svizzero in Italia – organismo che raggruppa tutte le istituzioni private svizzere nella penisola – di individuare le migliori strategie per coinvolgere maggiormente i giovani.

Del resto uno degli obiettivi statutari del Collegamento è proprio quello di “appoggiare e rafforzare i vincoli dei giovani svizzeri in Italia, tra loro e con la Svizzera”. All’ultimo congresso di Senigallia, sia il presidente uscente Robert Engeler, sia la nuova presidente Irene Beutler-Fauguel, hanno nuovamente sottolineato l’importanza di rinverdire l’organizzazione.

Essere all’ascolto per meglio comprendere

“Al Collegamento abbiamo presentato un progetto per costituire su facebook una piattaforma di scambio, con l’obiettivo di capire quali fossero le esigenze dei giovani. L’idea è piaciuta e così – spiega a swissinfo Graziano Poretti – nel mese di marzo abbiamo creato una comunità che si rivolge ai giovani e agli adulti tra i 20 e i 50 anni. In tre mesi si sono iscritte una settantina di persone. E al momento sono 86”.

Il presidente del Circolo svizzero della Riviera di Ponente ha voluto applicare il principio del coinvolgimento del basso: “Il gruppo su facebook (“ventenni, trentenni, quarantenni cittadini svizzeri in Italia …”) non è frutto di una proposta calata dall’alto, bensì di una dinamica che si è sviluppata dal basso molto velocemente. Nascono proposte che poi vengono valutate e commentate in modo molto democratico”.

“Noi siamo partiti dal presupposto che la creazione di questo gruppo sia un servizio alla comunità elvetica in Italia. L’adesione deve essere spontanea, chi viene, viene. Il successo di questa operazione – osserva Graziano – sarà determinato dal tipo di coinvolgimento che si riuscirà a creare. Intanto il vantaggio della rete è quello di annullare le distanze. E non è poco”.

Le voci della rete: voglia di formazione

I primi segnali sono senza dubbio positivi. In pochi mesi sono emerse indicazioni interessanti. “Una delle richieste ricorrenti – precisa Graziano – è l’erogazione di formazione, in particolare corsi di lingua curati della scuole svizzere per coloro che non abitano in una località in cui sono presenti tali strutture. E’ stata pure sollecitata la creazione di uno sportello quale supporto da parte delle strutture svizzere nell’allacciare contatti e trovare lavoro, in Italia o Svizzera, per i cittadini svizzeri residenti in Italia”.

Indicazioni, dunque, di esigenze molto pratiche. Ma la vita inizia e finisce proprio soltanto con il lavoro? “Certo che no – risponde sorridendo Graziano Poretti – . Il gruppo che si è creato su facebook ha espresso anche il desiderio di favorire gli incontri, per conoscersi, scambiare quattro chiacchiere e tessere relazioni. Insomma non solo contarsi, ma anche trovarsi e raccontarsi”.

In Italia si sta bene, ma c’è chi pensa sempre alla Svizzera. “Il ritorno in patria – continua Poretti – è uno degli argomenti ricorrenti e sarà il tema del congresso dell’animo prossimo, che si terrà a San Remo e che il nostro Circolo sta già organizzando”. Ora si vedrà che forma attribuire a questo gruppo su facebook e capire in quale direzione andare. Fondamentale, secondo Poretti, sarà il tipo di risposta che verrà dato a queste esigenze, e molto dipenderà dalla volontà politica.

“Mi sento figlio di due madri”

Alla domanda “come vivi la tua doppia identità svizzera-italiana”, Graziano mostra tutta la sua apertura: “Mi sento realmente figlio di due madri, una di nascita, una di scelta, ma non per questo meno importante. Mi piace pensare di poter prendere il meglio da entrambe le culture, per tanti aspetti profondamente diverse, per viverle nel quotidiano. Riuscire a vedere le cose con angolazioni diversi è un arricchimento, e lo vivo così, tutti noi nel Circolo lo viviamo così”.

La consapevolezza delle sue radici e l’amore per le culture che vivono dentro di lui, si specchiano bene nell’intensa attività che promuove per fare vivere “la Svizzera nel borgo”. “Questo è l’unico evento (oltre al Natale in cui invitiamo anche persone esterne al Circolo) che organizziamo “in piazza”. Ogni anno proponiamo un cantone diverso, la sua cultura, la sua musica, il suo modo di essere peculiare in Svizzera. Ci piace dare l’idea che Svizzera non sia solo orologi, banche, cioccolato e formaggio, ma molto di più”.

Graziano Poretti vive in una regione di Italia, la Liguria, contrassegnata storicamente da una forte presenza svizzera, in particolare ticinese, specialmente a Genova. “La zona in cui vivo – precisa – è costellata di elementi che provano i legami con la Svizzera, a cominciare da villa Grock ad Imperia, dimora del famoso clown elvetico”.

“Il consolato di Genova – fa notare Graziano – è stata la seconda sede diplomatica aperta dalla Svizzera. I legami sono forti, ma occorre lavorare ancora per trovare un punto di incontro tra due culture comunque così profondamente diverse. Quando capita – come con la presentazione della strega svizzera Anna Goeldi nel paese delle streghe Triora o con il festival Grock – i risultati sono imprevedibili”.

Françoise Gehring e Stefania Summermatter, Senigallia, swissinfo.ch

La colonia svizzera in Italia è cresciuta dopo la fine della seconda guerra mondiale e oggi conta circa 50’000 persone.

In Italia risiede la quarta comunità di svizzeri all’estero in ordine di grandezza, dopo quelle di Francia, Germania e Stati Uniti.

Alla fine del 2008 erano registrati 48’147 cittadini elvetici nei tre consolati svizzeri in Italia. I due terzi vivono nel nord del Paese. Nella circoscrizione consolare di Milano ve ne sono 24’536, in quella di Roma 16’623 e in quella di Genova 6’988.

Quattro delle 15 scuole svizzere all’estero si trovano in Italia: a Bergamo, Milano, Roma e Catania

Graziano Poretti è nato a San Remo il 16 marzo 1965.

Si occupa di informatica dal 1984 e dal 1996 esclusivamente di Internet.

Ha sposato una cittadina svizzera e si è naturalizzato circa 12 anni fa.

Il congresso 2010 del Collegamento svizzero in Italia si svolgerà a Villa Ormond (appartenente a una famiglia svizzera e costruita da un architetto svizzero). Si tratta di una villa splendida con ampissimo parco e giardini.

All’immagine del dinamismo del circolo, il congresso verrà filmato e le riprese saranno pubblicate su Internet per consentire la visione degli interventi anche dopo la fine del Congresso. La domenica, come di consueto, sono previste attività ricreative-culturali.

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