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Swiss: i piloti contrattaccano

Oltre ad un difficile mercato internazionale, la compagnia Swiss si vede confrontata ad una delicata vertenza interna Keystone

Si aggrava la vertenza tra la direzione e gli ex-piloti Crossair che rivendicano parità di trattamento rispetto ai colleghi dell'ex-Swissair.

Il sindacato Swiss Pilots inoltra una nuova denuncia contro la compagnia aerea.

Incuranti dell’ultimatum posto dalla direzione, che chiedeva l’approvazione del nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL) entro il 15 settembre, i piloti provenienti dalla Crossair hanno deciso di rilanciare la battaglia in corso dall’inizio dell’anno. Una seconda denuncia è partita alla volta del tribunale di Basilea, chiamato a chinarsi sul complesso dossier.

Il nuovo CCL viene considerato inaccettabile e discriminatorio da parte degli ex-piloti della Crossair, in quanto offre loro salari e condizioni di lavoro inferiori a quelle garantite ai colleghi impiegati fino a pochi mesi fa dalla defunta compagnia Swissair. Da notare che quest’ultimi hanno già dovuto accettare una riduzione del 30% dei loro salari rispetto ad un anno fa.

Da parte sua, vista la delicata situazione finanziaria, la direzione di Swiss non è disposta a fare ulteriori concessioni, dopo aver già proposto miglioramenti salariali pari al 16%. In caso di rifiuto del CCL, i dirigenti della compagnia minacciano di mantenere in vigore per i prossimi anni il vecchio contratto collettivo, che contiene condizioni di lavoro ancora peggiori.

Discriminazioni in caso di licenziamento

Per far pressione sulla direzione, Swiss Pilots, il sindacato dei piloti ex Crossair, si è rivolto nuovamente alla magistratura, denunciando i vertici di Swiss. La compagnia nazionale è accusata di non rispettare una sentenza dello scorso luglio del tribunale arbitrale di Basilea, che aveva individuato discriminazioni nel nuovo contratto collettivo di lavoro.

L’oggetto del litigio è il sistema di calcolo dell’anzianità di servizio, che in caso di ridimensionamento della compagnia metterebbe ai primi posti dei licenziabili i piloti ex Crossair. Swiss, afferma il sindacato, si rifiuta categoricamente di negoziare su questo punto e si pone quindi in contraddizione con la sentenza dei giudici basilesi.

Due classi di piloti

Per il sindacato Swiss Pilot – che recentemente aveva ottenuto il sostegno dell’80% degli ex-piloti Crossair – non vi è quindi nessun’altra soluzione, se non quella di rivolgersi nuovamente alla giustizia.

Il sindacato si è peraltro detto disposto ad intavolare nuovamente trattative con la direzione di Swiss, ma la sua posizione rimane immutata: non vuole che vi siano due classi di piloti. Per quanto riguarda i voli europei esige che vi sia parità di trattamento tra colleghi provenienti dall’ex-Swissair (850 piloti) ed quelli dell’ex-Crossair (1’050).

Rivendicazioni che difficilmente verranno accettate dalla direzione, confrontata a cifre non molto positive sull’andamento della compagnia nei primo semestre del 2002. Il tasso di occupazione dei voli oscillerebbe tra il 50 e il 60 %. Troppo poco per tenere a lungo in vita l’erede della fallita Swissair.

swissinfo e agenzie

Piloti Swiss: 1’050 ex-Crossair e 850 ex-Swissair
La Confederazione ha versato 2 miliardi di franchi per la nascita di Swiss
La direzione di Swiss ha offerto un aumento del 16 % dei salari ai piloti dell’ex-Crossair

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