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Arresti durante la visita del premier cinese

La polizia ha tratto in arresto per alcune ore diverse persone che hanno tentato di manifestare a Berna contro la visita ufficiale del primo ministro cinese Wen Jiabao. L'ospite d'onore è stato accolto a Palazzo federale da una delegazione del governo svizzero, guidata dal presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz.

Le forze dell’ordine sono intervenute per bloccare diverse persone che dimostravano al grido di “Tibet libero”. Testimoni parlano di 7-8 persone fermate, fra cui Loten Namling, noto esponente della comunità tibetana in Svizzera. Secondo altre fonti i fermati sarebbero una ventina. Molti anche i curiosi, fra cui numerose persone che hanno apertamente fischiato l’intervento degli agenti.

Il convoglio di auto che portava il primo ministro cinese è giunto dinnanzi a Palazzo federale, schermato da una fila di veicoli di polizia, e non si è quindi reso conto di nulla. Memori dell’incidente diplomatico avvenuto nel 1999 durante la visita del presidente Jian Zeming, le autorità federali avevano previsto severe misure di sicurezza per impedire manifestazioni di protesta. In quell’occasione manifestanti pro-tibetani si erano arrampicati su tetti vicino a Palazzo federale e avevano urlato contro Zeming, provocando la collera dei dirigenti cinesi.

Al centro delle discussioni tra il capo del governo cinese e i rappresentanti del Consiglio federale vi sono state le relazioni bilaterali, le prospettive economiche, alla luce dell’attuale crisi finanziaria, e la cooperazione tra Cina e Svizzera nei settori della scienza e della tecnologia. Nell’ambito di questa visita il ministro del commercio cinese Chen Deming e la vicepresidente della Confederazione Doris Leuthard hanno firmato un nuovo accordo per la protezione reciproca degli investimenti.

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