La ministra degli esteri elvetica ha esortato le autorità della Bosnia Erzegovina ad accelerare i processo di riforma costituzionale. Micheline Calmy-Rey lo ha fatto in qualità di presidente del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.
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In tale veste, la ministra svizzera giovedì ha avuto colloqui a Sarajevo con rappresentanti delle autorità e dei partiti politici della repubblica balcanica, informa il Dipartimento federale degli affari esteri in una nota diramata venerdì. L’obiettivo principale della visita era di fare il punto sugli adeguamenti costituzionali e legali della Bosnia Erzegovina, conformemente ai suoi impegni e obblighi in quanto membro del Consiglio d’Europa.
La ministra ha ricordato ai suoi interlocutori che il Comitato dei ministri sta monitorando l’attuazione della riforma costituzionale e delle misure indicate nella sentenza della Corte europea dei diritti umani, che, lo scorso dicembre, ha condannato Sarajevo per non aver permesso a due cittadini di origine rom ed ebraica, Dervo Sejdic e Jacob Finci, di presentarsi alle elezioni per il parlamento e per la presidenza del paese.
Micheline Calmy-Rey ha anche espresso “il suo rammarico per il fatto che gli sforzi volti a realizzare le riforme più importanti prima dell’annuncio delle elezioni generali, previste il prossimo ottobre, non siano andati a buon fine”.
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