Fiscalità: la Svizzera guadagna posizioni
A causa della crisi finanziaria, alcuni paesi si sono visti costretti ad aumentare la tassazione dei redditi. Per questa ragione, la Svizzera è diventata più attrattiva, secondo uno studio della società di consulenza KPMG.
La Confederazione ha guadagnato quattro posizioni, salendo al 12esimo rango nella classifica internazionale dei paesi con minore pressione fiscale sui redditi.
L’Irlanda, la Gran Bretagna e l’Islanda, tre Stati duramente colpiti dalla crisi, hanno alzato i prelievi sui redditi o prevedono di farlo in un contesto che li obbliga a riempire le casse pubbliche. L’Irlanda ha accresciuto l’aliquota massima per le persone fisiche di cinque punti percentuali portandola al 46%, l’Islanda di 1,5 punti al 37,2% e la Gran Bretagna prepara un aumento di 10 punti al 50% nel 2010.
Fra gli undici paesi che effettuano prelievi più bassi figurano diversi Stati dell’Europa centrale e orientale, le Channel Islands, la Finlandia e Cipro. La graduatoria riflette anche le preferenze degli ex satelliti dell’Unione sovietica per l’aliquota unica (flat tax).
L’aliquota nella media degli 86 paesi considerati è diminuita di 2,3 punti rispetto al 2008, al 28,6%. La pressione fiscale è prevista dalla Danimarca con il 62,3%, quella più bassa dalla Bulgaria (10%). Per la Svizzera è stato calcolato un coefficiente del 33,68% (+0,18 punti in un anno). Sei cantoni – Zugo, Svitto, Obvaldo, Appenzello interno, Nidvaldo e Uri – applicano però aliquote inferiori al 30% e sono tra le regioni fiscalmente più attrattive del pianeta.
swissinfo.ch e agenzie
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