L'elettorato ginevrino ha approvato una modifica della legge cantonale sull'energia che comporta fra l'altro l'obbligo di isolare adeguatamente anche i vecchi edifici. Una misura che mira a ridurre le emissioni di gas ritenuti responsabili dell'effetto serra.
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Combattuta dall’Associazione degli inquilini (ASLOCA) e dai partiti di sinistra, ad eccezione dei Verdi, la normativa è stata accettata domenica di stretta misura: con il 52,1% dei voti. Gli avversari avevano messo in guardia contro la possibilità conferita ai proprietari di ripercuotere sulle pigioni i costi dei lavori di risanamento degli edifici male isolati.
La maggioranza dei votanti sembra però essere stata convinta dall’argomento del governo cantonale, secondo il quale gli aumenti di affitto sarebbero ampiamente compensati dalla diminuzione delle spese per l’olio da riscaldamento, dovuta al buon isolamento termico degli edifici.
D’altra parte, lo Stato istituirà un bonus congiunturale per l’energia per coprire parte dei costi dei lavori per diminuire il dispendio energetico.
A Ginevra, la nafta e il gas destinati al riscaldamento degli edifici rappresentano la metà dell’energia consumata nel cantone. I due terzi delle emissioni di CO2 nel canton Ginevra provengono dagli impianti di riscaldamento. Il problema è dovuto al fatto che gran parte degli immobili sono vecchi e dunque non rispondono alle nuove norme in materia di isolamento termico.
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