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Giovani per videosorveglianza regolamentata

Consumo energetico, nuove forme di comunicazione, mercato svizzero dei media, biodiversità, videosorveglianza e protezione dei dati: l'ordine del giorno della sessione estiva dei giovani, svoltasi sabato a Berna, era carica. I politici in erba hanno lanciato una petizione per una videosorveglianza che rispetti la privacy.

Nella petizione adottata in seduta plenaria, con 23 voti contro 8, si riconosce che, “in certi casi, l’uso della videosorveglianza può avverarsi utile. A condizione che rispetti la sfera privata di tutti i cittadini”.

Per garantire questa condizione, si invita il parlamento svizzero di imporre un limite per la durata della conservazione dei dati che sia “adeguato con i bisogni del luogo sorvegliato”. D’altra parte, nella petizione si chiede che i dati siano visionabili in tempo reale ma che possano essere conservati solo in forma criptata. Solo un rappresentante delle forze dell’ordine, su mandato di un giudice, dev’essere autorizzato a decriptarli in caso di necessità dettate da motivi di sicurezza.

Tra i testi approvati dal plenum, c’è anche una petizione rivolta alla società di radio e tv pubbliche SRG SSR idée suisse che rivendica un programma per la gioventù di una settimana al trimestre, da diffondere in tutta la Svizzera. “Durante quella settimana, devono essere diffuse nelle tre regioni linguistiche (tedesca, francese e italiana) trasmissioni per e con i giovani, riguardanti cultura, politica, informazione e divertimento”.

Ai lavori della “sessionedeigiovani.estate” hanno partecipato un’ottantina di ragazzi tra i 14 e i 21 anni che rappresentavano i giovani della Svizzera. Nei dibattiti sono stati coadiuvati da esperti.

I giovani interessati al mondo politico potranno continuare il loro esercizio in occasione della Sessione federale dei giovani, in calendario dal 19 al 21 novembre al Palazzo federale a Berna. L’accento sarà posto sulla politica famigliare e dei trasporti. Per questo appuntamento saranno scelti duecento giovani.

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