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Governo e Unione europea nel mirino dell’UDC

Il Consiglio federale è incapace di affrontare gravi crisi, mentre l'Unione europea, ormai votata al fallimento: questi i messaggi lanciati nel corso dell'assemblea dei delegati dell'Unione democratica di centro (UDC), tenuta a Delémont, nel canton Giura. Il partito che incarna la destra nazionalista ha inoltre dato il suo sostegno alla revisione della legge sulla disoccupazione, in votazione il prossimo 26 settembre.

A un anno e mezzo dalle elezioni federali del 2011, l’UDC rilancia uno dei suoi principali cavalli di battaglia: l’Unione europea e – soprattutto – l’importanza per la Svizzera di starne alla larga. Il vicepresidente del partito Christoph Blocher ha invitato gli svizzeri a opporsi a ogni avvicinamento a Bruxelles: l’ex consigliere federale ha tratteggiato una UE allo sbaraglio, con la moneta unica che perde di valore e gli Stati confrontati a ingenti deficit. “Questa UE è condannata al fallimento. Non l’Europa, ma l’UE”, ha enfatizzato Blocher. A suo avviso, la Svizzera si trova in una situazione molto più invidiabile rispetto ai paesi europei, grazie alla democrazia diretta: la Confederazione, per preservare la propria sovranità, non dovrà quindi più concludere alcun accordo con l’Ue.

Il presidente del partito Toni Brunner ha ribadito le sue dure critiche al Consiglio federale per la gestione del caso Gheddafi, sollecitando lo smantellamento del Distaccamento d’esplorazione dell’esercito (DEE 10). Per l’UDC tale reparto “rappresenta uno strumento pericoloso che minaccia la neutralità e l’integrità della Svizzera”. Secondo Brunner, un intervento in Libia avrebbe avuto gravi conseguenze per la Svizzera. Il presidente del partito, riferendosi al “gioco di intrighi” che vi sarebbe stato in questo caso in seno al Consiglio federale, ha parlato di “crisi di menzogne”. Il Consiglio federale è solo un “governo del bel tempo”, non adatto ad affrontare una situazione di crisi, ha aggiunto.


I delegati del partito hanno infine accordato il loro appoggio alla revisione della legge sull’assicurazione disoccupazione, in votazione il prossimo 26 settembre: il testo è infatti stato accolto con 240 voti contro 2 e 11 astensioni. La maggioranza dei presenti ha ritenuto urgente procedere al risanamento delle casse dell’assicurazione disoccupazione: qualora la revisione della legge dovesse essere bocciata dal popolo, bisognerà pensare ad un aumento delle detrazioni dalla busta paga, hanno rilevato.

swissinfo.ch e agenzie

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