Prospettive svizzere in 10 lingue

L’inno nazionale non si tocca

Il governo federale ha respinto la proposta di una parlamentare che vorrebbe ammodernare le parole dell'inno nazionale svizzero.

La mozione della consigliera nazionale (camera bassa) Margret Kiener Nellen intende conservare la melodia del Salmo svizzero, ritoccando però alcune frasi. Per la deputata socialista bernese, che aveva già sottoposto al Parlamento una proposta simile nel 2004, l’inno «dovrebbe spendere qualche parola sull’idea di nazione fondata sulla volontà (Willensnation) e sulla varietà geografica e culturale del Paese».

Il Consiglio federale ritiene al contrario che l’idea di dare nuovo slancio all’inno del 1841, modificandone soltanto le parole, sia una missione praticamente impossibile. La melodia e il testo del cantico svizzero, sostiene il governo, costituiscono un’unica entità che conserva la propria identità, sebbene questo aspetto sia oggi meno significativo.

Della questione si occuperanno le Camere, le quali dovranno pure chinarsi su una proposta della destra che chiede che il Salmo svizzero sia cantato, nelle quattro lingue nazionali, ad ogni apertura delle sessioni parlamentari.

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