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L’ONU deve diventare più «dinamica»

In occasione dell'apertura della 65esima sessione dell'Assemblea generale dell'ONU giovedì a New York, la presidente della Confederazione Doris Leuthard ha lanciato un appello affinché le Nazioni Unite si trasformino in un'organizzazione più «dinamica» e non diventino un «monumento storico».

«A volte, l’ONU sembra male equipaggiata per gestire certe situazioni ed esita ad agire. La forza conferita dall’universalità diventa un fardello quando noi, paesi membri, siamo divisi», ha dichiarato la consigliera federale nel suo discorso davanti ai rappresentanti dei 192 Stati che fanno parte delle Nazioni Unite.

La presidente della Confederazione ha ricordato che ogni membro dell’organizzazione deve poter «lasciar gli interessi nazionali in secondo piano» per trovare delle soluzioni nell’interesse di tutti. Doris Leuthard ha inoltre sottolineato che i problemi globali potranno essere risolti in maniera duratura solo con una «governanza che riflette maggiormente i nuovi equilibri mondiali».

L’ONU è la sola organizzazione cui viene riconosciuta la legittimità di rappresentare tutte le nazioni e i popoli. Ma discussioni e preparazioni di rapporti non sono sufficienti. «Dobbiamo agire», ha poi proseguito, chiedendo maggiore dinamismo ed efficacia per evitare che l’ONU diventi un «monumento storico».

Doris Leuthard, che ha preso la parola per prima poiché il presidente americano Barack Obama era in ritardo, si è inoltre congratulata con l’ex consigliere federale Joseph Deiss per la carica di presidente della 65esima Assemblea generale dell’ONU. Spiegando perché Doris Leuthard era la prima oratrice, Deiss ha garantito che la Svizzera «non intende diventare una grande potenza, ma il presidente Obama non è ancora arrivato».

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