Prospettive svizzere in 10 lingue

No alla privatizzazione della polizia ferroviaria

L'ordine sui treni va garantito dallo Stato, non delegato ai privati: è quanto affermano in vista del dibattito alla camera alta Amnesty International, l'Associazione nazionale dei poliziotti e il personale delle ferrovie.

Le tre organizzazioni chiedono ai senatori che i compiti di polizia sui convogli passeggeri rimangano di competenza statale, e ciò anche per garantire un maggior rispetto dei diritti fondamentali.

Nel marzo scorso, la camera bassa aveva deciso che la sicurezza nei trasporti pubblici dovesse essere garantita da una polizia privata, la Securitrans, che per il 51% appartiene alle Ferrovie federali svizzere. «Un decisione sbagliata», ha dichiarato lunedì Heinz Buttauer, presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia.

Simili mansioni non andrebbero delegate a società private orientate al profitto. Spetta ad agenti di polizia specialmente formati garantire la sicurezza delle migliaia di persone che ogni giorno prendono il treno.

Il Consiglio degli Stati affronterà il tema durante la sessione autunnale, cominciata il 15 settembre. È probabile che i senatori seguano la linea dei deputati e approvino la privatizzazione della polizia ferroviaria. Potrebbero però distanziarsi per quanto riguarda l’allargamento delle competenze. La commissione degli Stati si rifiuta di iscrivere nella legge che gli agenti sui treni possono perquisire e arrestare le persone sospettate di violare il diritto federale.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR