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Uiguri di Guantanamo: governo sotto pressione

Le iniziative in favore dei due fratelli uiguri detenuti a Guantanamo, che il Giura sarebbe disposto ad accogliere, si moltiplicano. La loro avvocata americana è nella Confederazione per perorare la loro causa.

Incarcerati da sette anni e mezzo, di cui circa due in isolamento, i due fratelli sono i “più sfortunati degli sfortunati” tra i prigionieri di Guantanamo, ha dichiarato giovedì l’avvocata statunitense Elizabeth Gilson in una conferenza stampa a Berna, indetta dalla sezione svizzera di Amnesty International (AI).

Nel 2003, Washington aveva riconosciuto di aver arrestato arbitrariamente gli uiguri in Afghanistan e in Pakistan, ha ricordato la Gilson. Ma si è dovuto attendere fino al 2008 affinché una corte d’appello USA concludesse che non rappresentavano una minaccia per gli Stati Uniti e non erano “combattenti nemici”.

La senatrice giurassiana Anne Seydoux-Christe ha rimproverato giovedì al governo federale “di giocare sulle parole per guadagnare tempo”, proprio quando il Giura ha manifestato la sua disponibilità. La parlamentare popolare democratica ha invitato Berna a mantenere gli impegni con gli Stati Uniti e i due fratelli.

La Svizzera si era detta disposta a valutare la possibilità di accogliere detenuti di Guantanamo. Lo scorso dicembre il governo federale ha annunciato l’arrivo a Ginevra di un uzbeko.

La sorte degli altri due detenuti dipendeva dalla volontà dei cantoni, aveva precisato l’esecutivo. La commissione di politica di sicurezza della Camera del popolo ha tuttavia raccomandato di non più autorizzare l’arrivo di altri detenuti di Guantanamo.

L’ambasciata della Cina a Berna ha minacciato recentemente la Svizzera di un deterioramento delle relazioni bilaterali se i due fratelli venissero accolti. I due paesi valutano in particolare la fattibilità di un accordo di libero scambio.

L’avvocata americana dei due uiguri ha in agenda una serie di incontri con parlamentari, il presidente del governo cantonali e rappresentanti della società civile nel Giura. Ha pure in programma colloqui con parlamentari federali e dovrebbe anche essere ricevuta da un rappresentante del Dipartimento federale di giustizia e polizia.

Dal canto loro, le autorità giurassiane incontreranno la ministra di giustizia e polizia Eveline Widmer-Schlumpf, prima che l’esecutivo decida sulla sorte dei due uomini.

swissinfo.ch e agenzie

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