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Via alla campagna sulla medicina complementare

Il comitato interpartitico favorevole all'introduzione delle medicine complementari nell'assicurazione di base contro le malattie ha lanciato venerdì a Berna la sua campagna in vista delle votazioni federali del prossimo 17 maggio.

La medicina complementare e quella convenzionale devono cooperare in modo più stretto, ha affermato il senatore del Partito liberale radicale Rolf Büttiker, invitando la popolazione a sostenere l’articolo costituzionale sottoposto al verdetto popolare, che chiede alla Confederazione e ai cantoni di rivalutare le medicine alternative.

A detta di Büttiker, una modifica costituzionale si è resa necessaria in seguito al progressivo deterioramento delle condizioni quadro per le medicine alternative: in particolare nel 2005 cinque metodi complementari (medicina antroposofica, omeopatia, terapie neurali, fitoterapia e medicina tradizionale cinese ad eccezione dell’agopuntura) sono stati esclusi dalla copertura dell’assicurazione di base.

“La medicina convenzionale ha i suoi limiti, soprattutto per le malattie croniche”, ha affermato Büttiker, secondo il quale un approccio alternativo è spesso preferibile anche durante le gravidanze, l’allattamento e per le malattie dei bambini. Per la senatrice del Partito socialista Simonetta Sommaruga, il trasferimento delle medicine complementari nell’assicurazione non obbligatoria ha decuplicato i costi. “Eppure, nel 2004 le medicine complementari hanno provocato solo lo 0,13% dei costi totali dell’assicurazione di base”, ha ricordato la consigliera agli Stati bernese.

I fautori del controprogetto auspicano che una volta approvato l’articolo costituzionale vengano attuate una serie di misure volte a rafforzare la medicina complementare. Tra le principali rivendicazioni figurano il rimborso delle cinque medicine complementari stralciate dal catalogo dell’assicurazione di base, a condizione che le cure siano fornite da medici con una formazione specifica riconosciuta.

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