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Debito pubblico: la Svizzera in controtendenza

Negli ultimi cinque anni, il meccanismo del "freno all'indebitamento" ha permesso alla Confederazione di ridurre il suo debito di quasi 20 miliardi, da 130 a 111, negli ultimi cinque anni.

Il “freno all’indebitamento” festeggia lunedì i 10 anni. Il messaggio del governo su questo meccanismo che mira a controllare il bilancio e a limitare l’indebitamento pubblico era infatti stato pubblicato il 5 luglio 2000.

In occasione di questo anniversario, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha pubblicato un opuscolo per tessere le lodi di questo strumento, che “ha decretato l’inizio di una politica finanziaria di successo”. Negli anni 2005-2010, il debito della Confederazione è sceso da 130 a 111 miliardi di franchi.

Un successo che si manifesta anche nel raffronto internazionale, sottolinea il DFF. La Svizzera è infatti riuscita a ridurre il suo tasso d’indebitamento dal 53 al 40 % del prodotto interno lordo, mentre nello spazio UE la percentuale è passata dal 70 all’85%.

Alla luce di questi risultati, lo strumento per evitare deficit cronici “ha suscitato l’interesse internazionale”. La Germania, ad esempio, ha “ampiamente ripreso il modello svizzero”. Molti cantoni hanno pure introdotto il freno all’indebitamento e raccolto esperienze positive, prosegue il DFF.

Il freno all’indebitamento esige che a medio termine, ossia nell’arco di un ciclo congiunturale, le finanze federali siano equilibrate. In fasi di alta congiuntura devono essere realizzate eccedenze, al fine di compensare i disavanzi del periodo di recessione successivo.

Questo principio è stato accolto in votazione da popolo e cantoni il 2 dicembre 2001 con quasi l’85% di consensi.

swissinfo.ch e agenzie

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