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Previsioni pessimistiche sull’evoluzione del traffico auto

Secondo lo studio dell'USTRA, nel 2020 gli automobilisti sarebbero obbligati a passare in media 96 giorni all'anno in colonna al portale sud del San Gottardo (nell'immagine), rispetto agli attuali 55-60 Keystone Archive

Il previsto aumento del traffico sulle autostrade svizzere nei prossimi anni - più 30 per cento entro il 2020 - causerà seri disagi ai portali nord e sud della galleria autostradale del San Gottardo. È quanto sostiene una perizia elaborata da un ufficio di ingegneria bernese su mandato dell'Ufficio federale delle strade (USTRA). Uno studio analogo elaborato dall'Ufficio federale dello sviluppo territoriale sosteneva invece il contrario.

La notizia, pubblicata domenica dal settimanale svizzero tedesco «SonntagsZeitung» (SZ), rafforza le tesi dei fautori di un secondo traforo autostradale sotto il San Gottardo, conferendo nuovo slancio all’iniziativa popolare «Avanti» e a quella parlamentare del consigliere nazionale UDC argoviese Ulrich Giezendanner. I due testi chiedono l’inizio di lavori pianificatori per la costruzione della seconda galleria.

Secondo la perizia dell’Ustra, il probabile aumento del traffico del 30 per cento entro il 2020 obbligherebbe gli automobilisti a passare in media 96 giorni all’anno in colonna al portale sud, rispetto agli attuali 55-60. Al portale nord invece i giorni salirebbero a 75. Le già poco rosee previsioni, rileva la «SZ», potrebbero essere rispettate unicamente con l’adozione contemporanea di misure pianificatorie del traffico in grado di garantire un migliore sfruttamento delle capacità di transito all’interno del tunnel: limitazione della velocità a 100 km/h tra Amsteg e Göschenen e arresto dei veicoli già ad Amsteg invece che dinanzi al portale Nord.

In assenza di tali misure, i giorni trascorsi dai veicoli incolonnati salirebbero a 120 all’anno e, nei casi peggiori sottolinea la perizia, gli automobilisti sarebbero obbligati a sostare davanti ai due portali anche 20 ore prima di poter varcare l’entrata della galleria.

Cifre contradditorie

I dati forniti dall’Ustra, spiega la «SZ», sono in contraddizione con quelli di uno studio analogo elaborato dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale del Dipartimento federale dei trasporti. Secondo quest’ultimo anche in presenza di un aumento del traffico del 30 per cento non vi sarebbero colonne costanti ai due portali del San Gottardo.

I dati «ottimistici» sono stati aspramente criticati dai fautori del secondo traforo autostradale. La perizia dell’Ustra rimprovera inoltre ai responsabili dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale di avere sopravvalutato le capacità residue di assorbimento del traffico della galleria esistente: invece di 1000 veicoli per ora e per direzione, l’Ustra ritiene che la galleria non possa assorbirne più di 850-900.

Necessaria votazione popolare

Nelle ultime tre settimane i partiti borghesi – PLR, UDC e PPD – si sono dichiarati in principio favorevoli ad un secondo traforo, che violerebbe però l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, accettato dal popolo nel 1994. Quest’ultimo vieta la costruzione di nuove vie di collegamento che provocano un aumento del traffico di transito nella regione alpina.

Per risolvere il problema, l’Ustra propone di includere la costruzione del secondo traforo autostradale nella clausola di eccezione presente nell’articolo. La modifica costituzionale dovrà però essere accettata in votazione popolare.

L’ultima parola spetterà ai cittadini anche per quanto riguarda l’iniziativa «Avanti», che dovrebbe essere discussa dal Consiglio federale in una delle prime sedute dopo la pausa estiva. In caso di costruzione di una seconda galleria, i lavori non inizierebbero prima del 2010, conclude la «SZ».

swissinfo e agenzie

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