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Primo discorso di un parlamentare svizzero all’ONU

Dal settembre scorso anche la bandiera svizzera sventola dinnanzi al Palazzo di vetro delle Nazioni unite a Nuova York. ONU

Esprimendosi dinnanzi all'Assemblea generale delle Nazioni unite, il socialista zurighese Andreas Gross ha chiesto una globalizzazione della democrazia.

L’ONU accoglie in questi giorni 120 rappresentanti dell’Unione interparlamentare, provenienti da una trentina di paesi.

“Ammetto, personalmente, che è un’esperienza emozionante”. Il deputato Paul Günter, socialista bernese, ha potuto per la prima volta prendere posto nel grande emiciclo delle Nazioni Unite a Nuova York, in qualità di presidente della delegazione elvetica dell’Unione interparlamentare (UIP).

Con lui c’era anche Andreas Gross (soc/ZH) che, mercoledì, è stato il primo parlamentare elvetico ad esprimersi davanti all’Assemblea generale dell’ONU. Gross è stato invitato a parlare in qualità di rappresentante del Consiglio d’Europa.

In questi giorni la 57esima assemblea delle Nazioni Unite ha all’ordine del giorno le relazioni con vari organismi parlamentari internazionali. Oltre 120 parlamentari provenienti da 34 paesi sono stati invitati al Palazzo di vetro per la partecipare alla riunione congiunta UIP-ONU,

L’ONU è sempre più interessata a rafforzare i rapporti con le istituzioni parlamentari. Costituiscono infatti uno strumento in più per far conoscere meglio ai parlamenti nazionali, che devono ratificare i trattati o approvare programmi di aiuti, quali sono le priorità dell’ONU e in che modo si opera per esempio per combattere l’AIDS, proteggere l’ambiente o salvaguardare le acque.

Maggiore spazio agli organismi parlamentari

L’Unione interparlamentare ha così raggiunto in questi giorni un obiettivo importante. “L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ci ha concesso lo statuto di osservatore” precisa Günter.

“Questa decisione – gli fa eco il presidente dell’UIP, il senatore cileno Sergio Paez – segna una tappa importante nell’evoluzione delle relazioni tra l’organizzazione mondiale dei parlamenti nazionali e l’organizzazione delle Nazioni Unite”.

In un mondo sempre più globalizzato, i parlamenti non hanno altra scelta che di contribuire più attivamente alla cooperazione internazionale, ha in sintesi precisato il parlamentare cileno. Un concetto questo che è stato ribadito anche dal deputato Andreas Gross che ha rilevato come oggi sia necessario “globalizzare la democrazia per umanizzare la globalizzazione”.

Verso un parlamento mondiale?

Anche il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, in un messaggio inviato ai parlamentari giunti a Nuova York, si è detto compiaciuto della decisione “che aprirà una nuova era nelle nostre relazioni”.

Lo statuto di osservatore permetterà in particolare “di favorire il flusso di informazioni dall’ONU verso l’UIP e viceversa” precisa Paul Günter, che spera si arrivi un giorno ad avere un parlamento mondiale. L’ONU d’ora in poi potrà più facilmente prendere conoscenza delle risoluzioni adottate dall’UIP, ma saranno possibili anche scambi di informazioni statistiche.

L’UIP negli ultimi anni ha svolto un ampio lavoro di raccolta di dati sulla presenza femminile nei vari parlamenti. Forte della esperienza elvetica, il deputato svizzero si è detto convinto che anche lo statuto di semplice osservatore può servire a molto. “Tutto dipenderà dal lavoro che si farà”.

Crescente interesse dei parlamentari svizzeri

Per quanto riguarda la Svizzera un fatto è sicuro: dopo l’adesione all’ONU, nel parlamento svizzero è aumentato l’interesse per l’attività delle Nazioni Unite, al punto che la commissione della politica estera sta valutando l’opportunità di creare una sottocommissione ONU.

E’ chiaro che i parlamentari saranno più presenti anche a New York dove cercheranno di apportare un contributo costruttivo. Gross nel suo discorso ha invitato l’ONU a non aver paura delle idee utopiche.

Il rappresentante svizzero ha ricordato la proposta lanciata da Jacques Delors: creare un consiglio economico di sicurezza per reagire alle crisi finanziarie e all’impoverimento di certi paesi, proprio come adesso il consiglio di sicurezza reagisce alle minacce alla pace e alla sicurezza.

Anna Luisa Ferro Mäder

L’UIP ha sede a Ginevra e riunisce i delegati di 144 paesi.
La Svizzera è rappresentata da 8 parlamentari dei partiti di governo.
Il 10 settembre 2002, la Confederazione è diventata il 190esimo membro dell’ONU.

L’Unione interparlamentare (UIP) è stata creata nel lontano 1889, con l’obiettivo di sostenere la pace e la cooperazione tra i paesi e i popoli.
Da semplice associazione di parlamentari l’UIP è diventata progressivamente un’organizzazione mondiale dei Parlamenti.
L’organo più importante è la Conferenza interparlamentare, che riunisce due volte all’anno circa 1000 deputati e senatori per esaminare problemi internazionali e formulare raccomandazioni.

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