Primo semestre deludente per Syngenta

L'utile netto del gruppo agrochimico basilese è diminuito del 9% a 11,487 miliardi di franchi nei primi 6 mesi del 2009. Hanno subito una flessione del 9% anche le vendite, scese a 6,655 miliardi di dollari.

Oltre alla recessione, Syngenta ha dovuto affrontare condizioni meteorologiche sfavorevoli nel secondo trimestre. Il calo delle vendite e l’aumento dei costi delle materie prime sono state compensate con incrementi dei prezzi del 7% nella prima metà dell’anno, ma le oscillazioni dei cambi hanno avuto un impatto negativo.

Il fatturato generato dai prodotti fitosanitari ha subito una flessione del 10% a 5 miliardi di dollari, mentre per la divisione sementi il volume d’affari è diminuito del 4% a 1,68 miliardi. A tassi di cambio invariati si hanno invece rispettivamente incrementi dell’1% e del 7%. L’utile operativo prima della deduzione di interessi, imposte e ammortamenti Ebitda è cresciuto del 4% (a tassi di cambio costanti) a 2 miliardi di dollari.

I risultati sono inferiori alle attese. Gli analisti interrogati dall’agenzia Reuters avevano pronosticato un utile netto semestrale di 1,47 miliardi di dollari, un fatturato di 5,37 miliardi per la divisione fitosanitaria e di 1,67 per le sementi.

“Per l’insieme dell’esercizio 2009 sarà più difficile accrescere gli utili”, afferma il presidente della direzione Mike Mack, citato in una nota pubblicata venerdì dal gruppo agrochimico. Syngenta si attende tuttavia un miglioramento sui mercati nel corso del secondo semestre. Le previsioni a lungo termine restano invariate: la necessità di aumentare la produzione mondiale di alimentari continuerà a garantire al gruppo una crescita della domanda.

swissinfo.ch e agenzie