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Proteggere le strade che raccontano la storia

La vecchia mulattiera sul passo del Grimsel, un bene svizzero da proteggere viaStoria/Heinz Dieter Finck

Il patrimonio svizzero non si ferma solo ai paesaggi e agli edifici: più di 3000 vie di comunicazione storiche fanno parte dei beni nazionali in pericolo.

Per assicurare la loro protezione il Dipartimento federale dei trasporti propone delle soluzioni sulla base di un inventario effettuato tra il 1983 e il 2003.

L’ordinanza federale, presentata martedì e sulla quale i cantoni e gli ambienti interessati hanno fino al 31 agosto per esprimere le loro osservazioni nel quadro di una procedura di consultazione, non mira unicamente alla protezione, alla conservazione e alla manutenzione delle vie di comunicazione. Uno degli obiettivi è anche quelle di attirare l’attenzione del pubblico sull’attrazione turistica legati a questi beni.

L’inventario nazionale

L’inventario nazionale ha repertoriato 3’072 vie storiche di importanza nazionale, per un totale di 654 chilometri. Tra il 1983 e il 2003 sono state infatti raccolte e documentate le basi scientifiche delle vie di comunicazione storiche della Svizzera.

Dalla fine del 2003 esiste il progetto di normativa per il futuro Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS). Un progetto nato dalla consapevolezza che strade e sentieri lasciano tracce nel tempo e collegano passato e presente. Sono dunque testimoni della storia e ci raccontano eventi vissuti, sia che si tratti della loro costruzione, di viaggi o di altre situazioni particolari.

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Consultazione

Questo contenuto è stato pubblicato al La consultazione è la procedura attraverso la quale viene richiesto il parere a tutti gli ambienti interessati o toccati da una modifica legislativa. Durante la preparazione di leggi importanti o di progetti di considerevole portata, il Consiglio federale o il Dipartimento incaricato del dossier presentano l’idea ai cantoni, ai partiti, ai comuni e alle varie…

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Una raccolta di preziose informazioni

Tra le strade di comunicazione catalogate spiccano la vecchia strada romana del Gran San Bernardo, la strada delle diligenze a Vernayaz (Vallese), il canale di Entreroches a La Sallaz (Vaud), le Gole del Piottino in Leventina (Ticino), come pure altri sentieri, mulattiere e ponti in pietra.

Questa vasta raccolta di dati, cartine e testi illustrati, raggruppa le vie di comunicazione in base alla loro importanza. Solo quelle con un’indubbia valenza storica o caratteristiche tradizionali eccezionali, sono state inserite nell’inventario.

Sono considerati vie di comunicazione storiche i collegamenti viari o stradali di epoche precedenti. Tra di esse figurano, di massima, solo quelle costruite fino al 1870, anno in cui è iniziata la pubblicazione della prima edizione dell’«Atlante topografico della Svizzera».

Le vie di comunicazione più recenti sono invece considerate storiche solo se presentano un alto grado di sostanza tradizionale (molte delle strade di primo accesso costruite nell’ambito alpino nel periodo tra il 1870 e il 1940) o particolari manufatti, oppure costituiscono un’opera pionieristica dal profilo dell’ingegneria o incarnano un particolare contenuto storico (le speciali strade militari).

Sussidi federali

I compiti che la Confederazione si è assunta nell’ambito della protezione delle vie di comunicazione storiche sono stati affidati all’Ufficio federale delle strade (USTRA). Sulla base del progetto dell’inventario, i lavori si concentrano attualmente sulla legislazione e sulla sua attuazione.

L’attività legislativa comprende la procedura dell’indagine conoscitiva relativa al progetto di ordinanza sulle vie di comunicazione storiche della Svizzera (OIVS). Nella fase di attuazione ci si concentrerà sulle attività di vigilanza, sul versamento di sussidi federali (aiuti finanziari) e sull’informazione tecnica. La Confederazione prende a carico il 35% dei costi dei progetti di tutela.

La registrazione, l’iscrizione, la pubblicazione e la protezione degli oggetti d’importanza regionale e locale rientrano nell’ambito di competenza dei Cantoni. Il procedimento di indagine conoscitiva avverrà principalmente per via elettronica.

A tal fine, chi partecipa alla consultazione dispone in Internet di un prototipo di Inventario in forma elettronica e interattiva. Tale prototipo consente di segnalare la propria opinione direttamente e in forma interattiva.

swissinfo e agenzie

L’obiettivo delle autorità federali non è solo di proteggere le vie di comunicazione storiche, ma anche di incitare a restaurarle e a valorizzarle.

Un esempio di restauro riuscito è il sentiero mulattiero del Susten, nel canton Berna, un intervento effettuato con i consigli di ViaStoria, il Centro per la storia del traffico.

Dall’inizio del XIX secolo, con la costruzione della strada carrozzabile, questo sentiero pavimentato aveva perso importanza e col passare degli anni è progressivamente andato in rovina.

Tra il 1992 e il 1993, il tracciato storico è stato completamente restaurato, mantenendo lo stile tradizionale e utilizzando materiali estratti sul posto.

Oggi gli escursionisti piuttosto che transitare dal sentiero che seguiva la nuova strada, possono camminare su questa antica via alpina, lontani dal traffico.

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