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Radicali ginevrini sotto choc

Prima delle elezioni Ramseyer -primo a sinistra- aveva già un'espressione non troppo convinta... Keystone

I Radicali ginevrini sono totalmente disorientati dopo la batosta subita domenica nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Stato.

Ha destato sensazione non tanto la mancata riconferma del candidato radicale Gérard Ramseyer, quanto l’ampiezza della sconfitta subita. Nella base serpeggia il malumore e c’è chi afferma la necessità di un ricambio alla testa del partito. Ma la presidente Floriane Ermacora ha spiegato lunedì all’ats che non pensa minimamente di rassegnare la dimissioni. Spera anzi di portare a termine il proprio mandato, che scade a fine marzo.

“Non ho l’abitudine di abbandonare il battello alla deriva”, ha affermato in un colloquio telefonico con l’agenzia di stampa ats. Se le pressioni dovessero però diventare troppo insistenti e la base le negasse la fiducia, allora sarebbe costretta a piegarsi.

La Ermacora rifiuta però “di assumersi da sola la responsabilità dello smacco”. “La decisione di presentare la candidatura di Gérard Ramseyer è stata presa dai delegati del partito», ha aggiunto. Si tratta quindi di “un naufragio collettivo”.

Lunedì sera è prevista una riunione del comitato centrale dei radicali che valuterà “il dopo 11 novembre”. “Ci saranno verosimilmente regolamenti di conti, ma non l’annuncio di dimissioni”. Prima di rigirare il coltello nella piaga, la direzione vuole dare ad ognuno “il tempo di digerire la sconfitta”. “Non vogliamo infatti agire con fretta”, ha detto la presidente.

Il deputato radicale Jacques Jeannerat ha detto che la sconfitta è da addebitare alla linea troppo dispersiva del partito che ha cercato di raccogliere consensi su un fronte troppo vasto, “dal centro sinistra fino quasi all’estrema destra”. I radicali, ha affermato, devono costituirsi un “elettorato più ristretto”.

Dovranno inoltre “darsi un nuovo presidente e scovare persone in grado di riconquistare, tra quattro anni, il seggio perso in governo”. Domenica Gérard Ramseyer, capo del dipartimento di giustizia e polizia, ha subito una sconfitta cocente: è arrivato ultimo tra i nove candidati in lizza.

swissinfo e agenzie

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