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Reazioni al voto

Dibattito fra i presidenti di governo dopo le prime proiezione delle 19 Ex-press

I partiti di governo hanno reagito in modo prudente ai primi risultati delle elezioni. L'Unione democratica di centro (UDC, destra nazionalista) vuole continuare a governare con i socialisti nel rispetto della concordanza.

I presidenti dell’UDC Ueli Maurer e del PLR (Partito liberale radicale, PLR) hanno tuttavia auspicato un ringiovanimento del Consiglio federale durante la legislatura 2007-2011.

Nel tradizionale dibattito delle 19 alla Televisione svizzero tedesca, i presidenti dei partiti di governo non hanno scoperto le loro carte in merito alle possibili conseguenze del voto sulla composizione dell’esecutivo.

Ueli Maurer, presidente dell’UDC, ha dichiarato di riconoscersi nella concordanza e di essere pronto ad assumersi le sue responsabilità: “Siamo pronti a governare secondo questo principio con gli altri tre partiti”.

Il presidente del PLR (Partito liberale radicale, centro destra) ha riconosciuto la sconfitta alle elezioni federali: “Non siamo stati presenti a sufficienza nella campagna per guadagnare consensi e seggi. Dobbiamo adesso guardare avanti e cercare di definire obiettivi comuni con gli altri partiti di governo”, ha dichiarato Pelli.

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Concordanza

Questo contenuto è stato pubblicato al Con concordanza si intende la continua ricerca di un equilibrio, di un compromesso tra le parti, tra le diverse comunità culturali, linguistiche, sociali e politiche che compongono la Svizzera. Uno degli aspetti più visibili del sistema di concordanza elvetico è la ripartizione dei seggi nel governo federale proporzionalmente alla forza dei partiti, pratica in uso…

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Per un governo più giovane

Forte del suo successo elettorale, il presidente della destra nazionalista, Ueli Maurer ha dichiarato di essere favorevole ad un rinnovamento e ringiovanimento del governo. I tre ministri, che sono in carica da più tempo, dovrebbero lasciare il posto a forze nuove. Una proposta che era stata lanciata dal presidente del PLR Fulvio Pelli nel corso della campagna elettorale.

Se il ministro radicale Pascal Couchepin e il ministro socialista Moritz Leuenberger lasciassero il governo, l’UDC sarebbe disposta a fare lo stesso con il suo ministro Samuel Schmid. “Questa piccola spinta dinamica non guasterebbe,” ha precisato Ueli Maurer.

Il presidente del PLR Pelli ha dal canto affermato che “in governo abbiamo bisogno di esperienza, ma anche di giovani. La prevista partenza di Couchepin nella legislatura 2007-2011 è un’opportunità per il rinnovamento”.

Democristiani in ascesa

Soddisfatto il presidente del PPD (Partito popolare democratico, centro) che è riuscito a invertire la tendenza negativa delle ultime elezioni. Al Consiglio nazionale PLR e PPD dovrebbe contare sul medesimo numero di deputati (31 ciascuno).

Alla Camera del popolo la destra nazionalista conta ormai su un numero di deputati (61) pari alla somma dei due partiti di centro (PLR e PPD). L’UDC raggiunge la maggioranza più solida mai ottenuta da un partito al Consiglio nazionale dal 1919, quando fu introdotto il sistema proporzionale, ha dal canto suo messo in rilievo il presidente della destra nazionalista.

Verdi molto soddisfatti

La presidente del Partito ecologista svizzero (PES, verdi) Ruth Genner ha espresso grande soddisfazione per gli ottimi risultati ottenuti. I verdi guadagnerebbero quattro seggi supplementari al Nazionale e entrano per la prima volta al Consiglio degli Stati (Camera alta) con un loro rappresentante. Nel canton Ginevra è stato infatti eletto il verde Robert Cramer.

Non è tuttavia abbastanza per poter ambire ad entrare in governo: “È necessario stabilire un consenso minimo sui temi principali per poter governare insieme. Con la presenza del ministro UDC Christoph Blocher in governo questo non è oggi possibile”, ha ribadito la presidente dei verdi.

All’ascesa dei verdi si affianca il successo del Partito verde liberale, che guadagnerebbe 3 seggi in Consiglio nazionale.

Socialisti delusi

Il presidente del Partito socialista svizzero (PSS) Hans-Jürg Fehr ha riconosciuto la cocente sconfitta elettorale. In vista del rinnovo del governo, il 12 dicembre, ha riaffermato che “i socialisti non hanno votato nel 2003 il ministro UDC Christoph Blocher e non lo faranno nemmeno nel 2007.” Secondo la prima proiezione nazionale i socialisti perderebbero 9 seggi al Nazionale.

Il presidente socialista ha inoltre rivendicato un governo che rispecchi i rapporti di forza in parlamento, senza tuttavia voler entrare nei dettagli.

Il vice-presidente dei socialisti, Pierre-Yves Maillard, ha infine affermato che i socialisti dovranno discutere prima o poi sulla loro permanenza in governo. Un’uscita dal governo di concordanza non dovrebbere essere tabù.

swissinfo e agenzie

L’elezione del governo nazionale è prevista il 12 dicembre. Siedono attualmente in governo due rappresentanti dell’UDC (Christoph Blocher, Samuel Schmid), due rappresentanti del PLR (Pascal Couchepin, Hans-Rudolf Merz), due socialisti (Moritz Leuenberger, Micheline Calmy-Rey) e un ministro democristiano (Doris Leuthard).

Dal 1959 al 2003 il governo è stato eletto secondo la formula magica (2 PLR, 2 PPD, 2 PSS, 1 UDC). Il successo elettorale dell’UDC nel 2003, riconfermato anche nel 2007, ha consentito a Christoph Blocher di entrare in governo al posto della democristiana Ruth Metzler. La composizione del governo non dovrebbe subire mutamenti nel 2007 secondo le prime dichiarazioni dei presidenti di partito.

Come in altre nazioni, anche il Parlamento svizzero è composto da due camere: il Consiglio nazionale, ossia la camera del popolo detta anche camera bassa, e il Consiglio degli Stati, ovvero la camera dei Cantoni altrove conosciuta con il nome di Senato.

Rispetto a quello statunitense o francese, il Parlamento elvetico è investito di un potere maggiore, in quanto oltre a legiferare ha anche la facoltà di stabilire la composizione del governo nazionale (Consiglio federale) e, di riflesso, di decidere l’orientamento politico del Paese.

swissinfo.ch

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