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Roth: «La ripresa economica continua»

Jean-François Roth si dice fiducioso Keystone

Per il direttore della Banca nazionale svizzera (BNS), la ripresa è solida, e non risente del leggero ritocco ai tassi d’interesse operati dall’istituto.

Il motore dell’economia, per Jean-Pierre Roth, sono le esportazioni. Meno convinto invece dei progetti sugli utili della BNS decisi dal parlamento.

«Chiunque si sia detto sorpreso per l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca nazionale non tiene conto della realtà»: così si è espresso il presidente dell’istituto d’emissione Jean-Pierre Roth.

Il presidente è ritornato sulla decisione adottata due settimane fa, in un’intervista alla NZZ am Sonntag. In giugno la BNS aveva infatti deciso di aumentare di 0,25 punti percentuali il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, portandolo dallo 0-0,75 per cento allo 0-1 per cento.

Commentando questa decisione, Roth ha affermato al settimanale svizzero-tedesco che i mercati si attendevano un passo in questa direzione da parte della BNS, «ciò che noi abbiamo fatto».

Niente rigore finanziario

«Ad ogni modo, ha precisato, non abbiamo pigiato con forza sul freno. La nostra politica monetaria rimane espansiva», ha puntualizzato il presidente della BNS. Implicitamente, il primo banchiere elvetico esclude un’impennata inflazionistica e conferma la strategia seguita negli ultimi anni.

Circa i prossimi passi della BNS, Roth ha detto si attendere le valutazioni per il prossimo trimestre, che si chiuderà a settembre. «Ciò che decideremo allora non lo sappiamo ancora», ha affermato Roth.

Il presidente ha poi ribadito che la ripresa economica c’è, e che essa continuerà anche l’anno prossimo. Questo, come il ritocco dei tassi d’interesse di base, non dovrebbero ripercuotersi massicciamente sui costi al consumo.

Secondo Roth l’aumento dei tassi ipotecari non dovrebbe avere, per esempio, degli effetti immediati sugli affitti. Negli agglomerati, ha precisato, «gli affitti crescono già adesso, e ciò a causa della scarsità dell’offerta».

Piuttosto, a riscuotersi sull’andamento dell’economia nazionale sono i fattori esterni, come l’aumento dei prezzi dei carburanti.

In contrasto con la politica

Nel corso dell’intervista, Roth si è detto anche contrario alla decisione del Consiglio nazionale di utilizzare gli utili della BNS e le riserve d’oro per finanziare l’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS).

A suo avviso un passo del genere rischia di intralciare la politica monetaria dell’istituto. Ma sul tema dovrà ancora tornare l’altra ala del parlamento, il Consiglio degli Stati.

swissinfo e agenzie

La decisione della Banca nazionale svizzera di alzare di un quarto di punto i tassi di riferimento ha colto di sorpresa molti analisti.

Il giro di vite non soddisfa gli ambienti economici e sindacali, sorpresa è stata dimostrata soprattutto per il momento in cui l’innalzamento è stato pronunciato.

Si teme un freno alla crescita, ma Roth smentisce i timori.

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