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Sì di Zurigo alla Nuova Crossair

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L'elettorato ha accettato i crediti di 300 milioni per la partecipazione del Cantone alla nuova compagnia aerea nazionale e di 100 milioni per la garanzia dei servizi aeroportuali.

La nuova compagnia di bandiera avrà più facilità a decollare in primavera: dopo che gli elettori del canton Zurigo hanno approvato, domenica, la partecipazione da 300 milioni di franchi al capitale della «nuova» Crossair e 100 milioni di garanzia fidejussoria per l’aeroporto di Kloten, il «progetto Fenice» sembra sulla buona strada.

In una votazione al cui risultato anche altri cantoni avevano subordinato la loro disponibilità a partecipare finanziariamente alla nuova aviolinea, gli elettori zurighesi hanno approvato con una maggioranza del 55,5 per cento (185’903 voti a favore e 149’035 contrari) i 300 milioni per la «nuova» Crossair.

Delusi Udc e Verdi

L’esito del voto rappresenta uno smacco per UDC e Verdi, i due partiti che si opponevano al credito. La partecipazione ha raggiunto il 43,3 per cento: un tasso che sottolinea l’importanza della decisione, se si considera che normalmente esso si aggira intorno al 20-30 per cento per le votazioni cantonali zurighesi.

Il «sì» zurighese spiana ora la strada alla realizzazione del cosiddetto «modello 26/26», secondo il quale Crossair riprenderà da Swissair 26 aerei per i collegamenti a lungo raggio e altrettanti a medio raggio. Un risultato negativo avrebbe probabilmente causato un ridimensionamento del progetto, aveva avvertito nelle scorse settimane il patron di Crossair André Dosé.

La partecipazione di Zurigo

Zurigo è il cantone con la più alta partecipazione nel capitale azionario della nuova aviolinea. In base alla chiave di ripartizione proposta dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze, i cantoni dovrebbero prendere a carico il 18 per cento del capitale della nuova compagnia, per un totale di 400 milioni di franchi su 2,213 miliardi. Altri 50 milioni dovrebbero essere accordati dalla città di Zurigo. Le somme rimanenti sono messe a disposizione dalla Confederazione (con una partecipazione del 20 per cento) e dall’economia privata (62 per cento).

Anche il buon funzionamento dell’aeroporto di Zurigo-Kloten sembra assicurato. Con il 67,6 per cento di favori (226’330 voti contro 108’345), gli zurighesi hanno infatti accolto la garanzia fidejussoria in favore dei servizi aeroportuali che ancora dipendono dal gruppo Swissair (Swissport, Atraxis e SR Technics). Questo secondo oggetto era poco contestato: anche l’UDC di Christoph Blocher era favorevole. In vista della votazione, il governo cantonale aveva tuttavia avvertito che un doppio rifiuto avrebbe significato una catastrofe economica per il cantone, con 30’000 disoccupati in più e 4 miliardi di franchi di perdite annue per l’economia della regione.

Gli ultimi nodi da sciogliere

Nonostante il sostegno degli elettori zurighesi, i punti da risolvere per la nuova aviolinea svizzera sono ancora molti: a partire dal nome, che dovrebbe essere presto annunciato dal consiglio d’amministrazione di Crossair, fino alla decisione definitiva sulla partecipazione ad un’alleanza aerea, che è ancora oggetto di intensi negoziati, non dovrebbe essere presa prima di marzo.

Fra i prossimi nodi da sciogliere figura inoltre la vendita di SR Technics (filiale di Swissair per la manutenzione degli aerei) e la stesura dei contratti collettivi di lavoro per i piloti, il personale di cabina e gli impiegati a terra della nuova compagnia. La «nuova» Crossair, che dovrebbe prendere il volo il primo aprile, prevede di servire 112 destinazioni internazionali. La rete di collegamenti intercontinentali, con 38 voli, sarà ridotta di circa un terzo rispetto ai collegamenti che erano garantiti da Swissair.

swissinfo e agenzie

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