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SAirGroup: crollo in borsa dopo le dichiarazioni di Couchepin e Leuenberger

Moritz Leuenberger (a sinistra) e Pascal Couchepin sembrano d'accordo sull'atteggiamento da adottare nei confronti di SAirGroup Keystone Archive

Alla ripresa delle contrattazioni dopo la fine di settimana pasquale, il titolo è sceso, nella mattinata di martedì, di oltre il 12,5 percento a 103 franchi. Il calo fa seguito alle dichiarazioni dei consiglieri federali Pascal Couchepin e Moritz Leuenberger, che si sono espressi contro l'approvazione dei conti 2000 del gruppo, il prossimo 25 aprile, in occasione dell'assemblea degli azionisti di SAirGroup..

«La logica impone di negare il discarico», ha indicato Pascal Couchepin in un’intervista pubblicata sul quotidiano romando «Le Matin». Secondo lui, rifiutarlo è una misura di prevenzione: «Ho alcune domande da porre e sto aspettando il rapporto speciale per decidere se intentare un’azione di responsabilità».

Dal canto suo, il presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger, ha dichiarato al «SonntagsBlick» che non ha senso accordare il discarico al consiglio di amministrazione. La Confederazione, in qualità di azionista, potrebbe sporgere denuncia, ma solamente dopo aver visto il rapporto speciale, ha aggiunto.

Pascal Couchepin ha precisato che il Consiglio federale non conosce in dettaglio la situazione economica del gruppo. «Ne sappiamo quanto gli altri azionisti, né più, né meno», ha affermato, ricordando inoltre che uno studio di qualche mese fa dimostrava che SAirGroup è la società in Svizzera che in dieci-quindici anni ha distrutto più capitale.

Al riguardo del monopolio accordato a Swissair fino al 2008, il ministro dell’economia ammette che è stato commesso un errore. «Avremmo dovuto liberalizzare prima il mercato». Se la compagnia avesse dovuto affrontare prima la concorrenza, avrebbe avuto più mordente nel prendere decisioni più efficaci, ha aggiunto.

Il consiglio federale rimane tuttavia ottimista riguardo al futuro: «La compagnia possiede un marchio straordinario, personale competente, una clientela e ancora un certo numero di mezzi». Inoltre, Pascal Couchepin pensa che il sistema bancario svizzero è sufficientemente forte per poter aiutare il gruppo a superare la situazione.

I Gran consigli di Ginevra e Vaud hanno intanto già annunciato che negheranno il discarico all’ex consiglio di amministrazione di SAirGroup. I due cantoni detengono partecipazioni minori, mentre quelle della Confederazione ammontano al 3 percento.

Anche il settore privato si interessa ai conti del gruppo. Alcuni azionisti, guidati dall’avvocato zurighese Hans-Jacob Heitz, chiederanno l’istituzione di un controllo speciale della contabilità in occasione della prossima assemblea. Il rapporto dettagliato e indipendente dovrebbe prendere in considerazione la gestione degli ultimi cinque anni.

swissinfo e agenzie

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