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San Gottardo: la Svizzera divisa in due

Camion e colonne: cosa fare per evitare il congestionamento del traffico al San Gottardo? Keystone

Mulattiere, un ponte del diavolo, un tunnel ferroviario all'avanguardia, le nuove trasversali alpine, un raddoppio stradale contestato.

La “via delle genti” resta ancora oggi un pomo della discordia.

La questione del raddoppio della galleria autostradale del Gottardo, proposto da alcuni ambienti, sta spaccando in due il Paese. Il recente no del canton Uri all’iniziativa del consigliere nazionale Ulrich Giezendanner, favorevole ad un avvio immediato della pianificazione di un secondo tunnel, ne è un’ulteriore prova.

I “no”…

Il Consiglio federale, gli ecologisti, la sinistra e molti cantoni si oppongono alla costruzione di una seconda galleria o perlomeno ad una sua realizzazione in questo momento. I motivi del rifiuto sono legati a considerazioni di tipo finanziario ed ecologico.

Per Patrice Mugny, co-presidente dei Verdi, interpellato da swissinfo, “il miglior modo per garantire la sicurezza è quello di diminuire al massimo il numero di camion sulle strade. Una seconda galleria non fa che attirare più traffico”.

Secondo Mugny, bisognerebbe prima attendere i risultati della messa in funzione delle nuove trasversali ferroviarie alpine (NEAT), il cantiere del secolo, prima di lanciarsi nella costruzione di altre gallerie stradali.

…e i « sì »

Gli autotrasportatori, cantoni come il Ticino e i partiti di destra sono invece favorevoli ad un raddoppio per motivi di sicurezza e per affrontare meglio il traffico. I democristiani lo ritengono necessario ma a determinate condizioni.

Per l’Unione democratica di centro il raddoppio è urgente. I radicali sono dello stesso parere perché verrebbero migliorati la sicurezza e i collegamenti fra il Ticino e il resto della Svizzera.

Traffico in aumento

Il problema del traffico stradale attraverso il Gottardo non è comunque di ieri e il tragico rogo dello scorso ottobre all’interno della galleria, costato la vita a 11 persone, ha riacceso il dibattito sulla necessità di costruire una seconda galleria stradale. Ancora oggi i camion circolano a senso alterno.

Negli ultimi 20 anni il traffico non ha cessato di aumentare. Dal 1980, anno dell’inaugurazione della galleria stradale, milioni di veicoli hanno attraversato il Gottardo. Nel 2000 erano addirittura 7 milioni.

Un’opera storica

Finora i tentativi politici della Svizzera di trasferire le merci dalla strada alla ferrovia non hanno avuto l’eco sperata. E pensare che la linea ferroviaria del Gottardo è considerata ancora oggi una delle più imponenti opere d’ingegneria del 19esimo secolo.

I lavori iniziano nel 1872. L’artefice è il banchiere e politico zurighese Alfred Escher, uno dei primi grandi industriali elvetici. L’Italia contribuisce al finanziamento con 45 milioni di franchi, la Germania e la Confederazione con 20 milioni di franchi ognuna. Ma i lavori costeranno 100 milioni di più.

Nel 1882 la linea ferroviaria è operativa. Il bilancio però è triste: migliaia di operai che lavoravano in galleria, per lo più stranieri, diventano invalidi, molti si ammalano di polmonite.

Al popolo l’ultima parola

Più di un secolo dopo spetterà ai cittadini svizzeri, esprimersi sul futuro del transito attraverso l’importante via di collegamento fra nord e sud. L’iniziativa Giezendanner sarà infatti sottoposta a voto popolare.

Il popolo svizzero aveva comunque già approvato, nel 1994, l’iniziativa sulle Alpi e accettato così una modifica della Costituzione in favore di una maggiore protezione delle Alpi.

Il nuovo articolo stipula che le merci che transitano da una frontiera all’altra attraverso le Alpi siano trasportate dalla ferrovia. Il futuro dirà se i cittadini non hanno cambiato idea.

swissinfo

Un’iniziativa parlamentare chiede il raddoppio della galleria autostradale del Gottardo. La proposta è caldeggiata dai partiti borghesi e dagli autotrasportatori ma osteggiata dagli ecologisti e dalla sinistra.

Questi ultimi chiedono che vengano portate a termine prima le Nuove trasversali ferroviarie alpine. Si ripetono così le polemiche e i disaccordi che già nell’800 avevano caratterizzato la costruzione della galleria ferroviaria.

Lunghezza della galleria ferroviaria: 15 km
Lunghezza della galleria stradale: 17 km
Apertura galleria ferroviaria: 1882
Apertura galleria stradale: 1981

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