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San Gottardo: lascia o raddoppia?

Oltre questo doppio portale, la galleria del San Gottardo non ha che due corsie. swissinfo.ch

In Svizzera, pochi temi polarizzano altrettanto. Il raddoppio del tunnel autostradale del Gottardo non è solo una questione tecnica o finanziaria, ma anche ideologica.

Sicurezza, inquinamento, ingorghi: per ogni argomento, vi sono due visioni opposte.

Se ne parla almeno da 20 anni. L’ultimo appello a favore era giunto un paio di settimane or sono da parte della Camera di commercio ticinese.

Secondo il suo presidente Franco Ambrosetti il raddoppio è una necessità non solo per la viabilità sull’asse nord-sud ma anche per il futuro dell’intera economia cantonale.

Avanti!

La questione, oltre ad innumerevoli ore di dibattiti tra politici, esperti e cittadini comuni, è oggetto dell’iniziativa popolare denominata Avanti e promossa dal Touring Club Svizzero (Tcs).

Il progetto, sul quale si voterà presumibilmente nel 2004, chiede il potenziamento di diversi tratti autostradali tra i quali la galleria tra Airolo e Göschenen: per i promotori, assolutamente da raddoppiare.

“Dobbiamo assicurare un buon funzionamento della rete viaria svizzera, intervenendo nei punti dove si creano ingorghi ormai giornalieri”, dice a swissinfo Rudolf Zumbühl del Tcs. “Vogliamo più fluidità e più sicurezza per gli utenti della strada”.

Una scelta di fondo

Di tutt’altra opinione il consigliere federale socialista Fabio Pedrina, presidente dell’Iniziativa delle Alpi.

“Si tratta di sapere cosa si vuole: o si opta per uno scenario che permetterà un’ulteriore crescita del traffico nello spazio alpino. O per uno che favorirà il trasferimento dalla strada alla ferrovia. Con il raddoppio del tunnel del Gottardo si da un segnale nella direzione sbagliata”.

Sicurezza, inquinamento, ingorghi

Per gli uni, il raddoppio è fondamentale per evitare il rischio di incidenti frontali nel tunnel, per incrementare le garanzie di mobilità attraverso le Alpi e per evitare le costose ed inquinanti colonne sulle rampe d’accesso al tunnel.

Per gli altri, il discorso è totalmente opposto. Più sicurezza? Migliore viabilità? Meno inquinamento in Leventina e nel Canton Uri? Macché, rispondono i detrattori del raddoppio. Più strade significano più traffico e quindi, in caso di secondo tunnel, i problemi saranno semplicemente trasferiti a sud di Lugano o negli agglomerati di Lucerna o Basilea.

Ma di quanto aumenterebbe il traffico? Si ridurrebbe davvero il rischio d’incidenti nel tunnel? E ancora, inquinano maggiormente delle colonne su un breve tratto o più veicoli che circolano regolarmente su più chilometri? Nemmeno i rapporti degli esperti concordano. Non è sbagliato affermare che sulla questione ci si sta sbranando.

E Alptransit?

“Stiamo investendo miliardi per creare le nuove trasversali ferroviarie alpine. Raddoppiare il tunnel autostradale significa creare le premesse per poi non farle utilizzare”, sostiene Fabio Pedrina. “Alptransit subirebbe un’importante concorrenza dal potenziamento dell’infrastruttura stradale”.

Ovviamente di altro tenore l’opinione di Rudolf Zumbühl e del Tcs. “Siamo a favore del traffico combinato, ma Alptransit e il raddoppio del Gottardo non sono in contrapposizione: il primo servirà principalmente il traffico merci di transito, il secondo è soprattutto un collegamento interno alla Svizzera”.

Unica certezza: si voterà

In occasione della prossima sessione invernale, le Camere federali dovranno esprimersi sull’iniziativa del Tcs. Il Consiglio federale l’ha già fatto, bocciandola e proponendo un controprogetto che non prevede il raddoppio del tunnel.

Martedì scorso è invece toccato alla Commissione dei trasporti del Nazionale che, a maggioranza risicata, ha deciso d’inserire il raddoppio anche nel controprogetto.

Facile prevedere che il dibattito in Parlamento sarà piuttosto acceso. Così come, in ultima analisi, si rivelerà la campagna in vista del voto popolare.

L’unica certezza, al di là dei dati contradditori e delle posizioni ideologiche, appare proprio questa: se ne discuterà in modo infuocato per anni. In ultima analisi, la decisione spetterà in ogni caso ai cittadini.

Marzio Pescia, swissinfo

Iniziativa Avanti: depositata il 28.11.2000 corredata da 105’024 firme;
Congelata l’iniziativa parlamentare Giezendanner che chiedeva anch’essa il raddoppio.
Al momento, l’articolo costituzionale introdotto dopo la votazione popolare sull’Iniziativa delle Alpi (1994) vieta il raddoppio del tunnel autostradale del San Gottardo;
Traffico al San Gottardo:
2/3 traffico interno alla Svizzera;
1/3 traffico di transito;
4/5 traffico leggero;
1/5 traffico pesante.

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