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Schweiger eletto alla presidenza del PLR

I radicali hanno preferito Rolf Schweiger (a destra) al suo antagonista Georges Theiler Keystone

Il nuovo presidente del Partito liberale radicale (PLR) svizzero è Rolf Schweiger, che succede alla dimissionaria Christiane Langenberger.

Schweiger avrà il difficile compito di rilanciare il partito, uscito sconfitto dalle elezioni federali.

Con 192 voti contro 95, l’assemblea straordinaria dei delegati, riunita venerdì a Coira, ha preferito Rolf Schweiger a Georges Theiler.Il consigliere agli Stati di Zugo e il consigliere nazionale di Lucerna erano gli unici candidati alla successione di Christiane Langenberger.

Il neoeletto avrà l’arduo compito di far recuperare il terreno perduto a un partito in pieno travaglio interno. Alle elezioni federali di ottobre, il PLR aveva infatti perso molti voti, passando dal 19,9% al 17,3% delle preferenze.

Di conseguenza, si erano aperte profonde discussioni in seno al partito, diviso tra un’ala più vicina all’economia e una di tendenza più liberale.

Previsioni rispettate

La scelta dei delegati ha confermato i pronostici della vigilia, che davano come favorito Schweiger. Il 59enne zughese godeva dell’appoggio di Donne e Giovani PLR e si era lanciato per primo nella corsa.

Le perplessità sollevate da taluni circa la mole dei suoi impegni economici – 23 mandati in consigli d’amministrazione, contro i 12 detenuti dal rivale 55enne lucernese – non hanno dunque inciso negativamente sull’opinione della maggioranza dei delegati.

Questi ultimi sono forse stati convinti dall’argomentazione del diretto interessato, nel discorso di candidatura trilingue – tedesco, francese e italiano – pronunciato oggi dinanzi all’assemblea.

«Sono nei consigli d’amministrazione perché fa parte del mio lavoro», si è giustificato Schweiger, che ha poi osservato che spetta comunque ai delegati giudicare se la sua vicinanza all’economia rappresenti un problema.

Ha quindi aggiunto di essere intimamente pronto ad impegnarsi con tutte le forze a favore del partito. Il senatore zughese ha anche avvertito di non avere alcuna intenzione di essere un presidente comodo, ma di voler scuotere il PLR per svegliarlo.

A favore del «meno Stato»

Dopo l’intermezzo della presidenza di poco più di un anno della «centrista» vodese, il PLR svizzero torna dunque ad essere guidato da uno svizzero tedesco, nel solco dell’economia di libero mercato tracciato dall’urano Franz Steinegger, che aveva «regnato» dal 1989 al 2001, e dallo sciaffusano Gerold Bührer, che aveva tenuto le redini del partito dall’aprile 2001 al novembre 2002.

Schweiger è infatti paladino del «meno Stato, più libertà e responsabilità individuali». Una linea che è comunque pienamente condivisa anche da Theiler.

I due candidati erano peraltro stati definiti dai giornalisti «gemelli politici»: ambedue insistono sulla necessità di riportare il partito su posizioni più profilate, evidenziando le differenze del PLR rispetto alle altre formazioni borghesi.

Tutti e due, poi, si schierano per l’assicurazione maternità e sostengono l’adesione al trattato di Schengen, pur riservandosi su quest’ultimo punto un giudizio definitivo.

Nato nel 1945 a Baar (ZG), Rolf Schweiger è sposato e padre di due figli adulti. Laureato in diritto, dirige uno studio di avvocatura a Zugo.

Eletto per la prima volta nel 1970 nel Gran Consiglio zughese, vi è rimasto, con una breve interruzione, fino al 1994. Siede nei banchi della Camera dei Cantoni dal 1998.

Reazioni positive

Gli altri tre partiti di governo hanno accolto positivamente l’elezioni di Schweiger.

Il presidente dell’UDC, Ueli Maurer, non si dice sorpreso dalla scelta dei radicali e non vede alcuna difficoltà a lavorare con il neoeletto.
Maurer spera che Schweiger possa restare in carica più a lungo dei suoi predecessori, in modo da poter stabilire una buona collaborazione.

Anche Doris Leuthard, presidente a interim dei democratici cristiani (PPD), si rallegra di poter collaborare con Schweiger, pur non sapendo se la sua elezione corrisponde a una svolta a destra del PLR.

Mentre il nuovo presidente del Partito socialista, Hans-Jürg Fehr, spera che con Schweiger il PLR possa riacquistare una maggiore indipendenza dall’UDC, tornando verso una politica di liberalismo sociale piuttosto che economico.

swissinfo e agenzie

Rolf Schweiger è stato eletto dall’assemblea dei delegati PLR con 192 voti contro 95, andati al suo antagonista Georges Theiler.

Il suo compito sarà di rilanciare il partito, che nelle ultime elezioni federali aveva subito la sua più grave sconfitta dal 1919, scendendo da 61 a 50 seggi (36 al Consiglio nazionale e 14 al Consiglio degli Stati)

Il 59enne Schweiger, consigliere agli Stati, dirige uno studio di avvocatura a Zugo.

Come il suo antagonista Theiler, anche Rolf Schweiger è un paladino del «meno Stato, più libertà e responsabilità individuali».

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