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Semaforo verde alla riforma delle ferrovie

Prossima fermata parlamento: la seconda tappa della riforma ferroviaria è in dirittura d'arrivo Keystone

La seconda tappa della ristrutturazione delle ferrovie è pronta per il dibattito alle camere; mercoledì il governo ha messo il suo visto alla nuova legge.

I principali obbiettivi: rafforzare la competitività della rotaia e la chiarezza dei flussi finanziari.

Continua la riforma delle ferrovie. Le novità stanno in primo luogo nella trasparenza contabile: il finanziamento da parte di Confederazione e cantoni per il traffico dei pendolari, l’equiparazione delle compagnie private alle Ferrovie federali svizzere (FFS) ottengono nuove basi legali.

Ma si incontrano anche misure per migliorare la sicurezza dei viaggiatori, sempre più esposti a molestie e aggressioni. Inoltre, per favorire il trasferimento del traffico merci dalla gomma alla rotaia, saranno totalmente abolite le discriminazioni all’accesso alla rete.

Un processo prudente

In occasione dell’entrata in vigore della prima tappa delle riforme delle ferrovie, nel 1999, erano stati ridefiniti i compiti di Confederazione e FFS. L’obiettivo primario del messaggio di questa seconda tappa è rendere più efficiente il settore ferroviario e dei trasporti pubblici e di disciplinare più chiaramente il flusso degli investimenti, ha spiegato in una conferenza stampa Moritz Leuenberger, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

La riforma non prevede invece alcuna apertura del mercato nel traffico passeggeri e neppure una separazione tra i settori infrastruttura e traffico. In questi ambiti la Svizzera «avanza per la propria strada e alla propria velocità, più lentamente che in Europa», ha ammesso il consigliere federale. Ma i risultati della liberalizzazione delle ferrovie in Gran Bretagna all’epoca della premier Margaret Thatcher inducono il governo a procedere con prudenza, ha sottolineato.

Compatibilità europea

Per eliminare qualsiasi discriminazione nell’accesso alla rete, nel rispetto dell’accordo bilaterale sui trasporti terrestri della Svizzera con l’Unione europea(Ue), con la seconda tappa della riforma il Consiglio intende dotare di ulteriori competenze una commissione arbitrale già esistente.

Affinché l’assegnazione dei tracciati avvenga in modo indipendente, come pretende l’Ue, sarà creato un istituto autonomo di proprietà della Confederazione.

La riforma integra un altro aspetto sviluppato dalla legislazione europea, la cosiddetta «interoperabilità». Si tratta in particolare di garantire la compatibilità tecnica delle ferrovie delle varie nazioni e del rispettivo materiale rotabile. Secondo il Consiglio federale, l’armonizzazione delle prescrizioni nazionali con quelle europee permette di migliorare la competitività delle ferrovie svizzere.

Più sicurezza nei treni

Un altro aspetto importante del messaggio concerne la violenza nei confronti di viaggiatori e personale e il vandalismo. Con la nuova legge si vogliono creare le basi per un servizio di sicurezza per i trasporti pubblici non solo per treni, ma anche per bus, battelli e impianti a fune.

Le compagnie potranno scegliere se attribuire questi compiti ai controllori (con una formazione particolare) o ad una società esterna. Gli agenti potranno disporre di manganelli o spray di autodifesa, ma non di armi, ha dichiarato Leuenberger.

Infrastruttura

La riforma fa pure chiarezza sulle modalità di finanziamento dell’infrastruttura. In futuro a carico della Confederazione vi sarà la «rete di base», ossia tutto il traffico di transito, i collegamenti con i capoluoghi cantonali, ma anche con le regioni periferiche e con gli importanti centri industriali e commerciali. I cantoni pagheranno invece la rete locale. Saranno soppressi gli attuali finanziamenti misti Confederazione/cantoni.

Infine, l’equiparazione tra ferrovie private e Ferrovie federali svizzere (FFS) comporterà per le prime convenzioni sulle prestazioni analoghe a quelle concluse con le FFS, primo operatore nazionale da alcuni anni trasformato in una società anonima. «Vi sarà un controllo statale più efficace e maggiore spazio di manovra imprenditoriale», ha dichiarato Leuenberger.

swissinfo e agenzie

La seconda tappa della riforma delle ferrovie non regola tutte le questioni legate al mezzo di trasporto ferroviario.

La questione della cassa pensione delle Ferrovie federali e lo sviluppo futuro delle linee ferroviarie svizzere faranno parte di un ulteriore tappa della riforma.

In questa fase futura si penserà anche all’apertura delle rotaie per altre compagnie nel settore passeggeri, e la separazione fra infrastruttura e traffico ferroviario.

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