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Settimana nera per l’economia

Assomiglia a una lunga traversata del deserto, il percorso dell’economia svizzera in questo momento.

In una settimana, sono andati persi 6000 posti di lavoro e all’orizzonte non si profila alcun miglioramento.

Martedì, Swiss ha annunciato 3000 licenziamenti. Ma nel suo solco, altri 2500 posti scompariranno tra le ditte fornitrici della compagnia aerea, stando a un calcolo del Segretariato di Stato per l’economia (seco).

Ad esempio, la società SR Technics, che si occupa della manutenzione dei velivoli, ritiene che 500 suoi dipendenti rischiano ormai di perdere il posto a causa della ristrutturazione di Swiss.

Decine di posti persi in tanti settori

Il gruppo chimico di Basilea Lonza sopprimerà 550 posti nel mondo, 101 dei quali nelle sue filiali di Visp, Zurigo e Basilea.

Anche la stampa taglia. Il gruppo zurighese Tamedia, editore tra l’altro del “Tages Anzeiger”, ristruttura il suo settore periodici. In due anni, 140 posti scompariranno. Altri 25 posti sono stati tagliati con la fine del settimanale di Losanna “Dimanche.ch”.

Il settore continua a soffrire per la recessione. Il gruppo Ebe, di La Chaux-de-Fonds, licenzierà 24 dei suoi 269 collaboratori.

Il grossista del settore alimentare Usego chiuderà entro ottobre il sito logistico di Lyss, nel canton Berna. Il provvedimento toccherà 77 persone. Sempre a Berna, la fabbrica di articoli in porcellana Langenthal licenzierà 22 dei 54 collaboratori che ancora impiega.

Tagli anche nel settore bancario, con Zurich Suisse che chiuderà alla fine dell’anno la sua banca Zurich Invest Bank. Circa 35 degli attuali 45 posti di lavoro scompariranno.

Prospettive poco incoraggianti

La previsione del numero medio di disoccupati sull’arco dell’anno è stata corretta al rialzo dal seco: da 137.000 a 152.000. Questo significa un tasso medio di disoccupazione del 3,9%, contro il 3,5% delle precedenti stime.

Il deterioramento dovrebbe farsi sentire a partire da subito con l’arrivo sul mercato del lavoro degli apprendisti e degli studenti che hanno finito la formazione. In seguito, fino a gennaio 2004, questo movimento dovrebbe ancora accentuarsi. Secondo le ultime proiezioni dell’UBS, il tasso di disoccupazione potrebbe raggiungere il 5%.

swissinfo e agenzie

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