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Swiss: continua il braccio di ferro tra direzione e piloti

I piloti dell'ex-Crossair chiedono un contratto di lavoro equivalente a quello accordato ai loro colleghi provenienti dalla Swissair Keystone

La compagnia aerea ha migliorato la propria offerta contrattuale, ma i piloti provenienti dalla Crossair sostengono l'opzione dello sciopero.

Una settimana dopo il primo volo della compagnia, sorta sulle ceneri della Swissair, rimane ancora lontano un accordo sul nuovo contratto collettivo di lavoro per gli ex-piloti della Crossair. Questi ultimi hanno votato massicciamente venerdì in favore della possibilità di far ricorso all’arma dello sciopero. Un risultato accolto con delusione dai vertici di Swiss.

La direzione della compagnia ha intanto migliorato la propria offerta nell’ambito degli interminabili negoziati per il contratto collettivo di lavoro (CCL), rafforzando la protezione contro i licenziamenti. Fino alla fine del 2004, la nuova compagnia potrà licenziare soltanto qualora il soprannumero dei piloti dovesse superare le 120 unità.

Inoltre, fino ad ottobre, gli effettivi pletorici non potranno costituire un motivo di licenziamento, ha indicato il portavoce di Swiss Herbert Schmell. Alla luce dell’attuale evoluzione, secondo il portavoce, ci sono buone probabilità che gli obiettivi della nuova compagnia vengano superati. Il problema di un soprannumero di piloti non dovrebbe dunque porsi.

Un passo nella buona direzione

Le nuove proposte sono state sottoposte giovedì dalla direzione della compagnia ai responsabili del sindacato del personale di cabina di Crossair (CCP). David Bieli, vicepresidente del CCP, giudica la nuova offerta un passo nella buona direzione.

Tuttavia «continuiamo ad esigere 52 giorni di vacanza all’anno per i piloti dell’ex compagnia regionale basilese», ha precisato Bieli. Attualmente i piloti provenienti dalla Crossair dispongono, a seconda degli anni di servizio, fra i 20 e i 38 giorni di vacanza all’anno.

L’opzione dello sciopero

In caso di bisogno, il CCP potrà proclamare uno sciopero: in base al risultato di una consultazione interna, il 92 % dei piloti provenienti dalla Crossair hanno infatti votato a favore di tale misura di lotta. Alla consultazione ha risposto l’83 % degli 837 piloti dell’ex-compagnia regionale, membri del CCP.

L’agitazione verrebbe indetta se la direzione della nuova compagnia nazionale Swiss non dovesse soddisfare le loro esigenze. Il CCP contesta il contratto collettivo di lavoro (CCL) di Swiss che crea due categorie di piloti, con stipendi differenziati. Il sindacato esige che nel nuovo CCL i piloti provenienti da Crossair e quelli provenienti da Swissair siano trattati in modo paritario.

swissinfo e agenzie

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