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Swiss fallisce l’obiettivo dei conti in pareggio

In caso di fallimento di Swiss, gli avvoltoi prenderebbero subito il posto del falco Keystone

La compagnia aerea Swiss proporrà agli azionisti una riduzione del valore nominale dei propri titoli per evitare che i mezzi propri cadano sotto i limiti legali.

L’obiettivo dichiarato per quest’anno di riportare i conti in pareggio è definitivamente sfumato.

Un comunicato diramato martedì indica che la compagnia nel contesto attuale non è in grado di generare profitti. I fondi propri rischiano quindi di scendere sotto la soglia del 50 per cento rispetto al capitale azionario e in questa eventualità Swiss sarebbe costretta a varare misure di risanamento.

Nell’intento di evitare la convocazione di un’assemblea straordinaria degli azionisti, Swiss ha deciso di anticipare i tempi: proporrà quindi l’approvazione della riduzione del capitale già in occasione dell’assemblea generale in programma il 6 maggio. Il valore nominale dei propri titoli sarà così ridotto da 50 a 32 franchi.

La compagnia osserva che l’operazione – oltre a ridurre il divario tra il valore nominale del titolo e la sua quotazione in borsa – le procurerà anche vantaggi fiscali.

Ordinazioni di velivoli sospese

Swiss ha peraltro annunciato di aver dimezzato le ordinazioni di 60 velivoli brasiliani Embraer e di aver posticipato tali acquisti di un anno. «Le ordinazioni di Embraer sono ridotte della metà e rinviate di un anno», ha indicato un portavoce all’agenzia Reuters. «Non ci saranno nuovi Embraer quest’anno».

La compagnia elvetica ha subito nel 2002 una perdita di 980 milioni di franchi su un fatturato di 4,28 miliardi di franchi. In febbraio ha messo a riposo venti apparecchi e annunciato la soppressione di 700 posti di lavoro. Le prospettive per l’immediato futuro non sono rosee: preoccupa in particolare l’insufficiente livello dei ricavi per passeggero/chilometro, anche se la tendenza negativa è stata parzialmente controbilanciata in novembre da un tasso di occupazione dei velivoli risultato superiore alle attese.

Un mercato sempre più difficile

Sul mercato dei trasporti aerei vi è eccedenza di offerta, constata Swiss, e la proporzione di passeggeri che viaggiano in classe business è diminuita: la compagnia non nasconde che sul piano turistico i consumatori sono diventati molto più prudenti.

Risulta quindi indispensabile proseguire sulla via di una rigorosa gestione dei costi, in considerazione anche degli aumenti rilevati sul piano del prezzo del cherosene, delle tasse aeroportuali e delle tasse per la sicurezza aerea. Visto il contesto di crisi economica, cui si è aggiunta la guerra in Iraq, i pronostici sono sfavorevoli: i ricavi rimarranno sotto costante pressione in ragione dell’intensificarsi della concorrenza.

swissinfo e agenzie

Nuovo capitolo delle difficoltà di Swiss con la riduzione del valore nominale dei propri titoli e il differimento dell’acquisto di nuovi velivoli.

Swiss ha subito nel 2002 una perdita di 980 milioni di franchi su un fatturato di 4,28 miliardi di franchi.

In febbraio ha messo a riposo venti apparecchi e annunciato la soppressione di 700 posti di lavoro.

Swiss vuole ridurre il valore nominale dei titoli da 50 a 32 franchi
Dimezzata e rinviata di un anno l’ordinazione di 60 Embraer brasiliani

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