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Swiss ha dispiegato le ali per volare nel mondo

La soddisfazione del presidente del consiglio di amministrazione di swiss André Dosé per l'inizio dell'attività della compagnia aerea di bandiera elvetica Keystone

La nuova compagnia aerea di bandiera elvetica swiss è ormai pienamente entrata nella sua fase di attività, dopo il battesimo in volo del giorno di Pasqua.

Swiss ha spiccato regolarmente il volo la domenica di Pasqua, con un collegamento lampo tra Basilea e Zurigo, durato in tutto una quindicina di minuti. A bordo del Jumbolino con le nuove insegne di swiss, decollato dalla città renana alle 6 e 42, c’erano i top manager della nuova compagnia nazionale, tra cui il presidente della direzione André Dosé, che ha parlato di momento storico per l’aviazione svizzera.

Londra e Sudafrica

Al loro arrivo a Zurigo, ai passeggeri è stata offerta la colazione da parte del direttore dell’aeroporto Josef Felder. Sorpresa anche per i viaggiatori diretti a Londra e partiti da Zurigo alle 7 e 50. André Dosé non ha voluto mancare il primo volo internazionale di Swiss sbrigando di persona le ultime formalità del chek-in e salutando, attorniato dalle telecamere, ogni passeggero al momento dell’imbarco.

Il decollo di swiss ha segnato – dopo 71 anni di gloriosa carriera – la fine di Swissair, che a Pasquetta ha assicurato l’ultimo volo regolare tra San Paolo del Brasile e Zurigo, prima di organizzare un ultimo viaggio commemorativo verso il Sudafrica. Swissair si è congedata dai viaggiatori anche attraverso internet: sul suo sito campeggia infatti la scritta «good bye».

Azionisti di riferimento

Il capitale azionario di swiss – che riattiverà gli itinerari a medio e lungo raggio di Swissair (126 destinazioni in 59 Paesi con 130 aerei) e continuerà a gestire la rete regionale finora servita da Crossair – è assicurato per il 20 per cento dalla Confederazione, per il 10 per cento dal canton Zurigo e per il 4 per cento dagli altri cantoni.

UBS e Credit Suisse controllano ognuna una partecipazione del 10 per cento, mentre altre imprese svizzere e investitori privati detengono una quota di circa il 45 per cento.

Obiettivo qualità

Secondo André Dosé, Swiss intende ritagliarsi un proprio spazio tra le compagnie di qualità e dopo un avvio sicuramente deficitario dovrebbe tornare nelle cifre nere già a partire dal 2004. Al momento non vi è nessun problema di liquidità, grazie al consistente aumento di capitale, ma la prova del fuoco – secondo gli esperti – si avrà nel corso del 2003: molto dipenderà dalla ripresa economica e anche dall’assenza di crisi sul piano internazionale.

Decisamente ottimista si è detto anche André Kudelski, amministratore delegato del gruppo vodese che porta il suo nome e consigliere di amministrazione di swiss, il quale ha lodato l’enorme sforzo che ha portato alla creazione in pochi mesi della nuova compagnia di bandiera, ammonendo però che «bisogna continuare a lavorare». Il personale, ha detto Kudelski, è molto motivato. Quanto alla strategia di scegliere l’opzione «haut de gamme», Kudelski ha indicato che «non vi erano alternative». «Le strutture svizzere impongono questa strategia. In Svizzera non è possibile puntare sulle compagnie a basso prezzo».

Il difficile settore aereo

Swiss dovrà battersi in un mercato difficile e in un contesto, quello svizzero, che comparativamente assicura salari più alti rispetto agli altri Paesi. Per ora ha stretto accordi con American Airlines, ma non è ancora riuscita a farsi ammettere nell’alleanza Oneworld, cui partecipa anche British Airways. «Non è stato possibile risolvere tutti i problemi in un mese», ha detto Kudelski, «ma le discussioni procedono e alcuni contratti sono già stati firmati».

La nascita di swiss dovrebbe anche riequilibrare i rapporti tra Svizzera tedesca e quella romanda. «Swiss è una compagnia svizzera e non zurighese», ha detto Kudelski e la posizione dell’aeroporto di Ginevra dovrebbe in futuro risultare rivalutata.

swissinfo e agenzie

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