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Swiss non piace a Swissair

Il marchio Swiss continua a suscitare discussioni e polemiche Keystone

Il marchio della nuova aviolinea nazionale costituirebbe una violazione del nome Swissair. Accuse senza fondamento, dice Crossair.

Nell’interesse dei creditori, Swissair Group farà valere i suoi diritti davanti ai tribunali, se non potrà essere trovata un’intesa in via amichevole con Crossair, indica Swissair Group in una nota.

«La nuova identità visiva Swiss viola i diritti di marchio Swissair» afferma Swissair Group nel comunicato. L’immagine della flotta Swiss assomiglierà molto a quella di Swissair. Il gruppo in liquidazione critica in particolare il fatto che Crossair non intende pagare le royalties, anche se vuole trasferire alla nuova compagnia i valori legati al marchio Swissair.

Crossair rinuncia al marchio Swissair

Finora Crossair non è stata disposta a raggiungere un’intesa con Swissair Group e con il commissario del concordato, prosegue la nota. A inizio ottobre, l’UBS e il CS avevano rilevato il 70 per cento delle azioni Crossair, fino allora in mano a SAirLines, società del gruppo Swissair.

Nel contempo la compagnia nazionale si era impegnata a dare a Crossair un’opzione per l’acquisto del marchio «Swissair». A fine novembre, il valore di tale marchio era stato fissato a 660 milioni di franchi da tre esperti nominati assieme dalle due compagnie aeree.

La compagnia basilese non ha fatto valere l’opzione entro la scadenza convenuta né ha manifestato finora alcun serio interesse al rilevamento dei diritti.

Accuse senza fondamento?

Le accuse di Swissair Group circa la presunta violazione del marchio Swissair da parte del logo Swiss «sono assolutamente prive di fondamento», indica la Crossair in un comunicato diramato nel pomeriggio di venerdì.

La compagnia si difenderà con tutti i mezzi per impedire un divieto dell’utilizzo del nome della nuova aviolinea nazionale, rileva la Crossair nella nota.

Secondo la compagnia basilese, non vi sono motivi di pagare indennizzi a Swissair Group per il marchio «Swiss» o la ragione sociale «Swiss Air Lines Ltd». Crossair indica di appoggiarsi a chiarimenti giuridici precedenti la registrazione del marchio Swiss.

Tali accertamenti hanno evidenziato la chiara distinzione tra Swiss, Swiss Air Lines Ltd. e Swissair, aggiunge la compagnia, sottolineando che il comportamento di Swissair Group rappresenta un inutile elemento di inquietudine per il personale e la clientela di Swiss.

Scarse possibilità di successo

Le prospettive di successo della denuncia di Swissair Group contro la Crossair sono ritenute scarse. Il nome Swiss è di dominio pubblico e quindi è inacquisibile. Swissair Group dovrebbe inoltre fornire garanzie finanziarie per rendere effettiva la mossa giuridica.

«Swiss è un termine banale, descrittivo», osserva Yvan Cherpillod, avvocato a Losanna e specialista di marchi. È quindi di dominio pubblico e perciò inacquisibile.

Per concretizzare la denuncia bisognerebbe inoltre ricorrere a misure cautelative che vietino l’utilizzo di «Swiss» fino alla sentenza del tribunale. «Sarebbe evidentemente molto fastidioso per Swiss», soprattutto a pochi giorni dal lancio della nuova aviolinea, prosegue lo specialista. Il divieto cautelativo durerebbe un mese circa. Ma chi chiede misure simili generalmente deve fornire garanzie bancarie, aggiunge l’avvocato, dicendo di dubitare che la massa in liquidazione di Swissair Group ne abbia i mezzi.

Inoltre, se i giudici si pronunceranno in seguito contro la Swissair, la ex compagnia di bandiera dovrà risarcire i danni causati alla nuova aviolinea.

Reazione di Berna

La Confederazione non ha nessuna ragione di dubitare della serietà delle verifiche che hanno condotto Crossair ad adottare il marchio Swiss. Secondo il Dipartimento federale della finanze (DFF), la denuncia di Swissair lascia poco spazio per la ricerca di una soluzione amichevole.

La Confederazione deplora che questo annuncio, a pochi giorni dalla nascita della nuova compagnia, crei conflitti, ha indicato all’ats Daniel Eckmann, portavoce del DFF. Un accordo amichevole avrebbe ripercussioni sulle finanze della Confederazione, dunque sui soldi dei contribuenti. La Confederazione controlla il 20 per cento del capitale azionario di Swiss ed è rappresentata nel consiglio di amministrazione. I cantoni detengono il 18 per cento.

Per Zurigo si deve evitare una lunga vertenza giuridica

Il canton Zurigo, che con una partecipazione di 300 milioni di franchi è uno dei maggiori azionisti di Swiss, ha invitato Swissair e la «nuova» Crossair a trovare un accordo extragiudiziale sul nome della compagnia aerea.

In qualità di grande azionista il canton Zurigo appoggia gli interessi della nuova compagnia, ha dichiarato la portavoce del Dipartimento cantonale dell’economia pubblica Irene Schwitter. Comprendendo che anche il commissario della moratoria e i creditori di Swissair abbiano degli interessi da far valere, il cantone invita le parti a trovare un accomodamento che permetta di scongiurare una vertenza giuridica che potrebbe durare anni.

swissinfo e agenzie

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