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Swiss passa in mani tedesche

Accordo concluso tra il CEO di Swiss Christoph Franz (a sinistra) e il suo omologo di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber Keystone

Lufthansa ha ufficializzato l'acquisto di Swiss per una cifra che dovrebbe raggiungere al massimo i 460 milioni di franchi. Il marchio elvetico è però salvo.

L’acquisizione è stata annunciata dopo che il Consiglio federale, l’azionista maggioritario della compagnia aerea svizzera, ha deciso di cedere la sua parte.

Swiss diventa tedesca, ma godrà di ampia autonomia e potrà far capo all’aeroporto di Zurigo quale grande scalo intercontinentale (hub).

Dopo il via libera dei maggiori azionisti della compagnia elvetica, i consigli di amministrazione di Lufthansa e Swiss hanno approvato martedì il piano di integrazione delle due società. L’accordo ufficiale è stato firmato in serata dai presidenti della direzione dei due gruppi, Wolfgang Mayrhuber e Christoph Franz.

Il marchio Swiss non si tocca

Secondo Franz, il progetto permetterà di collegare ancora meglio la Svizzera con il resto del mondo e «assicurerà un equo sviluppo del nodo aeroportuale di Zurigo, della flotta a largo raggio, del marchio Swiss e del mantenimento di Swiss quale compagnia svizzera con sede in Svizzera».

Dal canto suo, il numero uno di Lufthansa indica che si tratta di una «fusione vantaggiosa non solo per la Svizzera e per la Germania, bensì anche per la Star Alliance».

Il prezzo di vendita varierà da 70 a 460 milioni di franchi. L’operazione, che prevede un processo d’integrazione in più fasi, sarà conclusa nel 2006/2007.

Pagamento nel 2008

In un comunicato congiunto, la compagnia tedesca ha precisato che verserà 70 milioni di franchi ai piccoli azionisti, che insieme detengono il 15% del capitale.

I grandi azionisti – tra i quali figurano la Confederazione (20,4%), l’UBS (10,4%), il canton Zurigo (10,2%) e il Gruppo Credit Suisse (10%) – sapranno invece soltanto nel 2008 la somma che riceveranno, la quale sarà determinata in funzione delle prestazioni di Swiss.

Se lo sviluppo del corso dei titoli Lufthansa supererà del 50% quello della concorrenza – indica il comunicato – il pagamento agli azionisti maggioritari raggiungerà il montante massimo, fissato a 390 milioni di franchi.

Nelle casse federali potrebbero così fluire, nella migliore delle ipotesi, 80 milioni.

Luce verde del governo

Durante la seduta straordinaria di martedì, il Consiglio federale aveva deciso di accettare l’offerta sottoposta da Lufthansa agli azionisti di Swiss.

La Confederazione cede dunque alla compagnia tedesca la sua partecipazione azionaria contro un cosiddetto «buono di recupero», indica il governo in una nota.

Berna e Berlino avvieranno inoltre trattative per esaminare le procedure di atterraggio e decollo all’aeroporto di Zurigo. Il responsabile del Dipartimento federale dei trasporti Moritz Leuenberger precisa che «l’obiettivo è di trovare una soluzione entro un anno».

L’esecutivo federale si dice «convinto che un’integrazione di Swiss nel gruppo Lufthansa soddisfi al meglio gli interessi a lungo termine della Svizzera in materia di politica dei trasporti e quelli dell’economia nazionale».

«Lufthansa assumerà la totalità dei rischi imprenditoriali e investirà nel mercato svizzero», indica il ministro delle finanze elvetico Hans-Rudolf Merz.

Il collega di governo Joseph Deiss aggiunge che «il progetto di Lufthansa di dotare Swiss di due aerei di lungo raggio ne è la prova». 500 posti di lavoro potrebbero così essere creati in futuro.

Sindacati e partiti soddisfatti

Per il sindacato del personale dei trasporti SEV-GATA, l’integrazione di Swiss a Lufthansa è fondamentalmente positiva.

«Grazie ai capitali della compagnia tedesca si scongiura il rischio di un altro grounding elvetico», ha affermato il presidente Philipp Hadorn.

Il sindacato lamenta tuttavia l’assenza di garanzie sull’impiego e spera che perlomeno verranno applicati gli standard europei.

Socialisti, liberali radicali e democristiani si dicono poco entusiasti ma tutto sommato soddisfatti della conclusione dell’accordo Swiss-Lufthansa.

L’UDC parla invece di «capitolazione» della politica, intesa come quella portata avanti dai tre partiti partner di governo e dal Consigilo federale.

Nuovi posti di lavoro a Kloten?

Il governo cantonale zurighese ritiene da parte sua che con il rilevamento di Swiss da parte di Lufthansa le chances che a Kloten siano assicurati o addirittura creati posti di lavoro siano maggiori rispetto all’opzione “Alleingang”.

Il Consiglio di Stato è tuttavia cosciente che «non ci sono garanzie assolute» per il futuro della compagnia aerea, si legge in una nota diffusa in serata.

swissinfo e agenzie

Nell’ottobre del 2001, una serie di acquisizioni azzardate e di sbagli manageriali hanno portato al grounding dell’allora Swissair e al crollo di SAirGroup.

Esponenti politici ed economici hanno dato allora vita, nei mesi seguenti, ad un piano di salvataggio per mantenere una compagnia aerea nazionale.

Grazie al contributo finanziario sostanziale fornito in particolare dalla Confederazione, Swiss è stata ufficialmente creata il 31 marzo 2002.

Tre anni dopo, le redini della compagnia aerea elvetica passano in mano della tedesca Lufthansa.

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