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Swiss Re, crisi anche in Italia?

Anche la filiale italiana della società di riassicurazione sembra toccata dalla crisi che coinvolge tutto il settore Keystone Archive

Il riassicuratore svizzero, che nel 2001 ha perso 200 milioni di franchi, denuncia un esubero di 130 impieghi presso la sua filiale italiana.

Per il gruppo si tratta di un esigenza irrinunciabile volta a ottimizzare i costi, soprattutto dopo gli attentati dell’11 settembre scorso negli Stati Uniti. I sindacati temono invece che questa non sia che una prima scrematura, in vista di chiudere definitivamente le attività del gruppo in Italia.

In pericolo 130 posti di lavoro su 280

Sono molto preoccupati i 280 impiegati della filiale italiana della Swiss-RE la cui sede principale è a Roma. Lunedì scorso hanno organizzato una manifestazione davanti all’ambasciata svizzera di Via Malpighi, a Roma, per denunciare l’intenzione della direzione di tagliare 130 impieghi.

“Noi abbiamo semplicemente chiesto ai sindacati di aprire una trattativa sui 130 esuberi”, afferma l’amministratore delegato di Swiss-Re-Italia, Antonio Solari. Non è detto che si arrivi a un licenziamento in massa dunque. Anche se il gruppo intende riorganizzarsi e comprimere i costi.

La Swiss-Re, fra i primi gruppi mondiali del settore, aveva acquisito nel 1996-97 l’Unione Italiana di riassicurazione con un piccolo ufficio di rappresentanza a Milano, mantenendo il grosso delle attività sulle rive del Tevere.

La crisi, conseguente agli attentati statunitensi dell’11 settembre, ha costretto tutto il gruppo a ripensare le sue strategie. A soffrirne saranno dunque anche le filiali estere. In Italia, il gruppo nel 2001, ha realizzato un giro d’affari di circa 600 milioni di Euro.

Crisi di tutto il settore in Italia

Esclusa dunque la paventata chiusura degli uffici di Roma e Milano. È almeno ciò che afferma Antonio Solari, anche se precisa “effettivamente il mercato italiano suscita qualche perplessità. È una crisi che tocca tutto il settore assicurativo e riassicurativo in Italia”.

Fra non molto inizieranno le trattative fra il gruppo e i sindacati per tentare di trovare una soluzione e limitare al minimo i danni. Tuttavia, i 130 impieghi sono seriamente in pericolo. L’azienda fa capire che deve assolutamente ridurre i costi.

Dunque, i tempi per gli impiegati della Swiss-Re si fanno veramente duri considerando che tutto il gruppo, che proprio martedì ha anticipato i risultati, si trova in una fase difficile, con una perdita per il 2001 di 200 milioni di franchi.

Francesco Dirovio

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