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Swiss Re duramente colpito dalla crisi delle ipoteche

Swiss Re, un'altra vittima della crisi dei crediti negli USA Keystone

Il terremoto nelle ipoteche ad alto rischio negli Stati Uniti ha colpito anche il leader mondiale della riassicurazione Swiss Re, che prevede una perdita di 1,2 miliardi di franchi.

La crisi dei cosiddetti mutui subprime non risparmia dunque il settore assicurativo, dopo aver avuto ripercussioni sulle grandi banche svizzere, come UBS e Credit Suisse.

Con grande sorpresa, Swiss Re ha annunciato lunedì una grossa perdita legata all’assicurazione di due portafogli contro i rischi di svalutazioni di un cliente fortemente ingaggiato nel mercato statunitense dei crediti subprime.

Secondo una nota del riassicuratore diffusa lunedì, la rettifica dei due “credit default swaps” ammonta a 1,2 miliardi di franchi (981 milioni dedotte le imposte).

Per gli analisti della banca Vontobel si tratta di una notizia funesta. Soltanto un paio di settimane fa, Swiss Re aveva indicato di non essere toccato in modo rilevante delle turbolenze finanziarie.

Monica Mächler, responsabile dell’Ufficio federale delle assicurazioni private, aveva inoltre dichiarato di non intravvedere nubi all’orizzonte per gli assicuratori in relazione alla crisi dei subprime.

Obiettivi mantenuti

Nonostante la perdita, il presidente della direzione di Swiss Re, Jacques Aigrain, si è detto fiducioso. «L’eccellente prestazione del gruppo durante l’anno significa che Swiss Re è capace di assorbire gli sviluppi finanziari straordinari del mese di ottobre», ha affermato.

Il gigante zurighese ha ribadito la sua volontà di procedere al programma di riacquisto di azioni e ha confermato i propri obiettivi (crescita del 10% dell’utile per azione e aumento del 13% del rendimento dei fondi propri).

Il patron di Swiss Re è tuttavia cosciente che occorre fare ordine per quanto riguarda la gestione dei rischi. «È chiaro che un esame ed un rafforzamento del nostro processo di assunzione di rischi finanziari sarebbero appropriati; abbiamo già agito per prendere le misure necessarie», ha commentato Aigrain.

Titoli ridotti

Il rosso annunciato da Swiss Re riguarda l’unità Credit Solutions, la quale ha fornito la protezione a un cliente. Una protezione attivata dopo che le agenzie di valutazione del credito hanno ridotto il loro voto in ottobre e che i mercati sono divenuti illiquidi per questo tipo d’investimento, rileva Swiss Re.

Il portafoglio in questione comprendeva soprattutto titoli garantiti da ipoteche su immobili commerciali e residenziali. Il maggiore riassicuratore mondiale ha azzerato il valore dei titoli CDO in suo possesso (obbligazioni ancorate al credito ipotecario), mentre gli altri titoli garantiti da crediti subprime sono stati ridotti al 62% dell’originale. Il valore sul mercato del portafoglio è così passato a 3,6 miliardi di franchi.

Il responsabile dell’unità interessata dall’ammortamento straordinario è stato sospeso, ha comunicato il capo delle finanze, George Quinn. A suo avviso, la perdita costituisce chiaramente una delusione ed è da ricondurre ai forti movimenti di mercato di ottobre, giunti inaspettatamente. Le revisioni al ribasso delle agenzie di rating per i titoli non erano infatti prevedibili: tali avvenimenti, ha fatto notare Quinn, accadono soltanto ogni 30 anni.

Colpita anche l’UBS

La crisi dei mutui a rischio negli Stati Uniti ha avuto pesanti conseguenze anche sul risultato di UBS. La perdita d’esercizio nel terzo trimestre, ha annunciato la maggiore banca svizzera a fine ottobre, è stata di 726 milioni di franchi (vedi Altri sviluppi).

I crediti subprime hanno al contrario inciso in modo più contenuto sui risultati del gruppo Credit Suisse.

swissinfo e agenzie

La riassicurazione consiste essenzialmente nell’assicurare altre società assicurative.

Swiss Re assicura gran parte dei rischi molto elevati delle altre compagnie. Il suo principale rivale è la tedesca Munich Re.

Oltre ad essere uno dei leader mondiali in questo settore, la Swiss Re è pure il numero uno nelle riassicurazioni vita.

Il gruppo è stato fondato a Zurigo nel 1863 in seguito a un grande incendio che ha devastato la città di Glarona.

Utile netto nel 2006: 4,56 miliardi (+97,9%).
Volume dei premi: 29,515 miliardi di franchi (+9,8%).
Rendimento netto del capitale: 6990 miliardi (+13%).
Risultato ante imposte: 5,856 miliardi (+128,8%).

swissinfo.ch

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