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Swissair: liquidità sufficiente fino al 28 ottobre

Stando alle ultime valutazioni, Swissair dovrebbe riuscire ad operare fino al 28 ottobre, data della ripresa di alcune sue attività da parte di Crossair Keystone

Rimane urgente un'iniezione di denaro fresco, ma i 450 milioni di franchi della Confederazione permettono di continuare la gestione della compagnia. Si lascia invece desiderare il credito transitorio delle banche.

«Sorvegliamo costantemente il livello delle liquidità e siamo in attesa del credito delle banche», ha dichiarato giovedì Dominik Müller, portavoce di SR Technics. L’unità addetta alla manutenzione dei velivoli sopprimerà 800 posti di lavoro ed è in trattative con il personale.

Swisscargo, la filiale specializzata nel trasporto merci, «arriva appena a sollevare la testa fuori dall’acqua», secondo il suo portavoce Robert Cathomas. Le capacità vengono utilizzata al 40 o 50%, ed il credito delle banche si fa attendere. 70 persone sono state licenziate in Svizzera e la società sta esaminando il destino dei collaboratori all’estero.

Quanto a Nuance Group (negozi esentasse), la situazione appare meno critica: «Soltanto una minima parte delle nostre vendite sono frutto di affari con Swissair», ha dichiarato la portavoce Ulrike Janett Bachner. La filiale dovrebbe chiudere l’esercizio con un utile e la vendita dovrebbe essere perfezionata entro fine anno.

Swissair Group non è in grado di fare un bilancio globale delle liquidità e rinvia al commissario provvisorio, l’avvocato Karl Wüthrich. Filippo Beck, socio di Wüthrich, ha osservato che i mezzi liquidi necessari all’esercizio delle attività aviatorie e alle unità di gestione dell’aeroporto bastano fino al 28 ottobre.

L’esercizio è possibile nella misura in cui non riduce gli attivi delle società in moratoria concordataria, ha rilevato Beck. Il concordato provvisorio riguarda Swissair, Swisscargo, Cargologics, la holding (SAirGroup), SAirLines (partecipazioni nel settore aereo) e Flightlease (leasing di aerei).

Il credito transitorio di 250 milioni di franchi che UBS e Credit Suisse hanno promesso per garantire la gestione delle attività aeroportuali e accessorie è tuttora bloccato. Il commissario non ha potuto dare la sua approvazione nella forma presentata inizialmente.

«Siamo sempre alla ricerca di una nuova forma», ha detto Christoph Meier, portavoce dell’UBS. È ancora troppo presto per poter dire quando potrà essere trovata un’intesa con il commissario, ha aggiunto.

swissinfo e agenzie

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