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Swisscom sempre a caccia di acquisizioni all’estero

Soprattutto Swisscom non è interessata alle aziende in difficoltà e fortemente indebitate.

La strategia è di acquisire non solo compagnie estere che si potrebbero integrare al gigante blu a corto termine.

In occasione della presentazione dei risultati semestrali, Swisscom fa sapere che non ha intenzione di lasciar dormire i propri capitali.

“Non siamo una banca”, ha rammentato in proposito il presidente della direzione Jens Alder.

La strategia è di acquisire non solo compagnie estere che si potrebbero integrare al gigante blu a corto termine, e soprattutto Swisscom non è interessata alle aziende in difficoltà.

Riacquisto delle proprie azioni

Il gruppo, secondo il suo direttore finanziario Ueli Dietiker, è abbastanza solido per poter procedere al riacquisto di azioni proprie, un’operazione già attuata il marzo scorso.

In quell’occasione la Confederazione, azionario di maggioranza, ne aveva approfittato per ridurre la propria partecipazione a Swisscom dal 65,6 per cento al 62,7 per cento, incassando contemporaneamente 3,7 miliardi di franchi.

swissinfo e agenzie

Swisscom può mobilitare tra 5 e 10 miliardi per un’acquisizione

In marzo Swisscom ha riacquistato azioni proprie per un ammontare di 4,3 miliardi di franchi

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