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Tecnologia ed emozioni a Ticino Informatica

Sempre nuove funzioni per gli oggetti intelligenti della fiera ticinese Keystone Archive

SI è tenuta dal 24 al 27 ottobre, al Palazzo dei Congressi di Lugano, la nona edizione di Ticino Informatica. Riflessioni sul virtuale che tocca.

E’ una fiera che si ripete ogni anno, ma che come un camaleonte si rinnova sempre. Tecnologia ed emozioni. Questa è la sintesi dei valori posposti da Ticino Informatica quest’anno. Cosa si cela dietro questo slogan? Il fatto che il mondo virtuale ha abbattuto tutte le distinzioni tra la vita privata e quella lavorativa, tra studio e divertimento. Un esempio valga per tutti: un telefono cellulare non serve solo a parlare, ma anche per gestire la posta elettronica, per navigare oppure per ascoltare musica.

Ed è proprio questa la nuova informatica, quella che fa abbattere le distinzioni tra mondo reale e mondo virtuale, quella che finalmente si apre a tutti, perché è di tutti. E Ticino Informatica non fotografa gli eventi in modo passivo, ma si propone come grande piazza dove tutti sono attori, anche gli spettatori, perché tutti possono discutere, interagire e capire.

Si potranno analizzare le migliori soluzioni per l’ufficio, dai server agli schermi ultrapiatti. Dalle connessioni Internet ultraveloci a Windows XP. Per poi tuffarsi nel grande mondo dell’elettronica di consumo, per vedere le ultime videocamere collegabili direttamente ad Internet, e gli ultimi ritrovati nel campo dell’home entertainment, dove la tecnologia digitale porta il cinema a casa. Si capirà come la musica si è liberata definitivamente dei supporti fisici per essere scaricabile liberamente, e legalmente dalla rete.

Ma quali sono le novità strategiche che si riflettono nei cambiamenti alla mostra di quest’anno? Abbiamo sempre sostenuto come Ticino Informatica sia un camaleonte, in perenne mutamento, ma un mutamento che riflette l’evoluzione delle nuove tecnologie. Ecco una sintesi delle tendenze che emergono:

Primo: non esiste più distinzione tra mondo reale e mondo virtuale.- E’ finita l’era pionieristica basata su definizioni scolastiche. Ci sono solo funzionalità, come la capacità di comunicare, o quella di memorizzare, oppure quella di visualizzare, che vengono mischiate tra di loro in modo fantasioso per formare oggetti intelligenti. Esempio: la videocamera collegata ad Internet, che permette di scaricare sulla rete in diretta quello che si filma. Che cosa rappresenta quest’oggetto: è un computer? Certamente. E’ un telefono cellulare? Anche, è un MODEM? Sicuramente: e allora basta con le definizioni vecchie, che hanno perso tutto il loro valore: lasciamoci abbracciare dai nuovi oggetti mutanti che ci rendono la vita semplice.

Secondo: i costi dei personal computer e delle periferiche di fascia alta sono scesi del trenta per cento negli ultimi dodici mesi. Ciò consentirà a tutti di rinnovare le proprie attrezzature e di acquistare processori veloci, schermi piatti, stampanti a colori. Questo allargherà notevolmente l’impatto delle ultime applicazioni che necessitano di hardware sempre più potente per le loro funzionalità più avanzate. E il risultato sarà interessante per tutti: avremo computer che parlano, che capiscono i nostri comandi vocali, che traducono, che ci consentono di mostrare i nostri filmati, o di archiviare decine di migliaia di fotografie.

Terzo: è finalmente arrivata, per tutti e ad un costo irrisorio, l’Internet a banda larga. E le connessioni veloci non servono unicamente alle grandi aziende, ma sono utili a tutti, ad esempio per inviare ad amici fotografie e filmati, ripresi con gli ultimi dispositivi digitali, che sono crollati di prezzo e che hanno una risoluzione paragonabile a quella della pellicola. In altri termini si sta creando un circolo virtuoso digitale che renderà più interessante la nostra vita di relazione, ma che avrà importanti influssi in altri settori come, ad esempio, quello del divertimento.

Ticino Informatica vuole spiegare tutto questo, ed altro ancora, a tutti. Questa è la sua missione, semplice da enunciare, ma strategica nelle sue finalità. E lo fa creando un ambiente unico nel suo genere, dove si può vivere da protagonisti, perché le nuove tecnologie devono essere conquistate e non subite.


Davide Gai

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